Mahler
Mahler

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Un ricco concerto della Filarmonica Toscanini diretta da Omer Meir Wellber che chiama in causa tre aspetti del lavoro creativo di Gustav Mahler: quello di sinfonista, di supremo autore di Lieder e anche l’autore di arrangiamenti.

Teatro Sociale di Como
martedì, 7 novembre – ore 20.30 Concertistica
MAHLER

Torna a Como la Filarmonica Arturo Toscanini, all’interno della Stagione Notte 2023/24, al Teatro Sociale di Como, martedì 7 novembre, alle ore 20.30.
A dirigerla sarà il M° Omer Meir Wellber, Direttore musicale della Volksoper Wien e del Teatro Massimo. Negli ultimi anni si è affermato come uno dei principali direttori contemporanei, sia del repertorio operistico che orchestrale.

Questo concerto sarà dedicato a Gustav Mahler (1860 – 1911), compositore e direttore d’orchestra austriaco del periodo tardo-romantico.
Il concerto è quanto mai ricco, emblematicamente articolato, in quanto chiama in causa tre aspetti del lavoro creativo di Gustav Mahler: quello di sinfonista, di supremo autore di Lieder e anche l’autore di arrangiamenti.
Wellber da sempre ideatore di progetti molto originali e particolari, ha scelto partendo dalla fine, dall’ultimo pezzo compiuto dal compositore boemo: l’Adagio dalla Sinfonia n. 10 in fa diesis maggiore (1910-1911), una composizione che va oltre la morte, essendo il primo tempo dell’incompiuta sinfonia. Mahler, dopo aver finito di scandagliare questo mondo, nell’Adagio della Decima è proiettato in una dimensione ultraterrena.

Per Wellber egli rappresenta l’uomo moderno, il simbolo della crisi di identità che, per comunicare, utilizza la musica con testi scritti da altri. Da qui la centralità nel programma dei Cinque Rückert-Lieder per voce e orchestra, dove questo senso di alienazione dell’umanità emerge in tutta la sua urgenza.
Nel cogliere questa indeterminatezza ecco il perché Mahler sperimenta uno stile composito, contraddittorio dove motivi folcloristici, anche tzigani, o che ricordano la musica klezmer, lasciano spazio a slanci di squisita dolcezza, dove i suoni della strada entrano dentro a contrappunti in stile antico.
La raccolta dei Cinque Lieder fu creata dal compositore fra il 1901 e il 1902 su testi del poeta Friedrich Rückert e pubblicata nel 1905, cioè nello stesso periodo della Quinta e della Sesta sinfonia e dei Kindertotenlieder.
Per l’occasione si ascolterà la voce del baritono tedesco Christoph Pohl, attivo alla Semperoper di Dresda e in altri teatri tedeschi e inoltre a Vienna, Londra, Lione e in Italia alla Fenice di Venezia, nei principali ruoli del repertorio da Verdi, Puccini, Wagner e Strauss.

Mahler si guadagna da vivere come direttore d’orchestra, ma il lavoro della sua vita è comporre; il pubblico lo vede come un superbo direttore che scrive sinfonie, mentre egli si considera un compositore costretto al ruolo di direttore.
Connessa a questa attività vi è quella di arrangiatore e, in questo programma, lo si può ascoltare alle prese con la riorchestrazione della Sinfonia n. 4 di Schumann: sostanzialmente redige la propria edizione di questa partitura, secondo la moda del tempo poco propensa a rispettare la formulazione originale.
Tra l’altro, proprio su questo tema s’innescano gli episodi legati al rapporto con Arturo Toscanini che Mahler conosce a New York, situazioni da non liquidare con superficialità. Non è vero che le prepotenze dell’italiano – è noto che Toscanini lo apprezza come direttore ma non come compositore – spingono Mahler a lasciare il Metropolitan. Per altro i due condividono il disprezzo per l’indisciplinato pubblico newyorkese, poco rispettoso e ritardatario. Invece le critiche di Toscanini riguardano proprio il Mahler arrangiatore, con riferimento agli interventi sull’orchestrazione delle Sinfonie n. 3 e n. 9 di Beethoven. Per Toscanini, gli scritti originali dei compositori non si toccano!

In ogni caso gli arrangiamenti della musica di altri compositori danno un’idea di Mahler come interprete: ad esempio si nota che aggiunge articolazioni e segni dinamici molto precisi e drastici a volte… dal confronto con la partitura originale si scoprono le ragioni che lo portano a quelle modifiche. Così lo si vede “all’opera” come orchestratore, mentre con le sue sinfonie si riceve solo il risultato finale. Mahler ha lasciato più musica di quanto si possa pensare considerando solo le sue composizioni originali.

Teatro Sociale di Como
martedì, 7 novembre – ore 20.30 Concertistica

Mahler

Gustav Mahler (1860 – 1911)
Adagio dalla Sinfonia n. 10 in fa diesis maggiore
Rückert-Lieder per voce e orchestra

Robert Schumann (1810 – 1856) ed. G. Mahler
Sinfonia n. 4 in re minore op. 120

Baritono          Christoph Pohl

Direttore         Omer Meir Wellber

 Filarmonica Arturo Toscanini

Omer Meir Wellber si è affermato come uno dei principali direttori contemporanei del repertorio operistico e orchestrale. È Direttore Musicale della Volksoper Wien, Direttore Musicale del Teatro Massimo Palermo e Direttore Musicale del Festival Toscanini. È ospite regolare della Gewandhausorchester di Leipzig, della NDR Elbphilharmonie Orchester, della London Philharmonic Orchestra, della Staatskapelle Dresden, della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, della Israel Philharmonic Orchestra, della Vienna Symphony Orchestra, della Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin e della Tonhalle-Orchester di Zurigo.

I suoi stretti legami con il suo paese nativo Israele sono evidenti nella sua collaborazione con la Raanana Symphonette Orchestra, di cui è direttore musicale dal 2009. La lunga collaborazione di Omer Meir Wellber con la Semperoper di Dresda è culminata nella sua posizione di direttore ospite principale dal 2018 al 2022. I momenti salienti del suo periodo come direttore principale della BBC Philharmonic includono concerti alla Bridgewater Hall, ai BBC Proms e concerti ospiti allo Schleswig-Holstein Music Festival. È stato direttore musicale al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia dal 2010 al 2014 ed è stato assistente di Daniel Barenboim alla Berliner Staatsoper Unter den Linden e al Teatro alla Scala di Milano dal 2008 al 2010.

Omer Meir Wellber ha esordito letterariamente con il suo primo romanzo “Die vier Ohnmachten des Chaim Birkner” pubblicato da Berlin Verlag nell’autunno 2019. Il romanzo è stato pubblicato anche in italiano da Sellerio Editore “Storia vera e non vera di Chaim Birkner”, in francese da Éditions du sous-sol and Hebrew (Keren Press).

Il baritono tedesco è oggi certamente uno dei rappresentanti più richiesti del suo settore, regolarmente ospite di case internazionali.

Dopo aver fatto le prime esperienze vocali nel coro dei ragazzi di Hannover, Christoph Pohl ha fatto parte per otto anni del noto gruppo a cappella “Modell Andante”. Ha poi studiato canto lirico presso l’Università di Musica e Teatro di Hannover con la professoressa Carol Richardson-Smith e ha frequentato la classe di liederistica di Justus Zeyen.

Dal settembre 2003 al luglio 2005 Christoph Pohl è stato membro dello studio operistico dell’Opera di Stato di Amburgo, dove si è esibito in diverse produzioni, tra cui il suo debutto come Papageno.

Christoph Pohl ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali, tra cui l’International Schumann Song Competition nel 2008. Nel 2008 ha ricevuto il Premio Christel Goltz della Semper Opera Foundation.

Dal 2005 al 2018 Christoph Pohl è stato membro dell’ensemble della Semperoper di Dresda, dove ha cantato i ruoli più importanti del suo settore, come ad esempio Wolfram/”Tannhäuser”, Marcello/”La Bohème”, Dandini/”La Cenerentola”, Papageno/”Die Zauberflöte”, Conte Almaviva/”Le Nozze di Figaro”, Guglielmo/”Così fan tutte”, Olivier/”Capriccio”, Arlecchino/”Ariadne auf Naxos”, Ottokar/”Der Freischütz”, Danilo/”Die lustige Witwe”, Dott. Falke/”Die Fledermaus”, Valentin/”Faust”. Nel 2011/12 ha debuttato con successo nei ruoli di Figaro/”Il barbiere di Siviglia”, Belcore/”L’elisir d’amore” e Conte/”Capriccio” e ha riscosso un grande successo di pubblico e stampa nel ruolo di Schwanda nella nuova produzione di Weinberger “Švanda dudák”.  Seguono Heerrufer/”Lohengrin” e Lescaut/”Manon Lescaut”, entrambi sotto la direzione di Christian Thielemann, Germont/”Traviata”, Posa/”Don Carlo”. Più recentemente ha ottenuto un grande successo personale con Spielmann/”Königskinder”, Conte/”Nozze di Figaro” e soprattutto “Eugene Onegin”. Dal 2018 è un gradito ospite.

Oltre agli impegni a Dresda, Christoph Pohl è stato ospite di Wolfram, Zurga e Albert/”Oceane” (prima mondiale sotto la direzione di Donald Runnicles) alla Deutsche Oper di Berlino, di Ottokar alla Staatsoper di Stoccarda, di Papageno all’Oper Leizpig, di Marcello e Wolfram al Theater Erfurt e più volte alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, anche nella nuova produzione de “La tragedia del diavolo” di Eötvös e nel ruolo del Conte/”Nozze di Figaro”. La Staatsoper Hamburg lo ha scritturato per “Il barbiere di Siviglia” e “Ariadne auf Naxos”/Harlekin, l’Oper Frankfurt per Danilo. A Lione è stato Conte/”Capriccio” nel maggio 2013. Nell’estate 2013 ha cantato Wolfram alla Royal Albert Hall di Londra nell’ambito dei BBC Proms sotto la direzione di Donald Runnicles, e nel 2019 vi ha cantato in “The Creation” sotto la direzione di Omer Meir Wellber. È stato Wolfram e Danilo al Teatro La Fenice di Venezia, ha debuttato come Amfortas/”Parsifal” alla Vlaamse Opera e come Conte Francesco Cenci/”Beatrice Cenci” al Festival di Bregenz. Al Theater an der Wien è stato Thoas/”Ifigenie”, ha cantato il ruolo del titolo nel “Falstaff” di Salieri e nel “Guillaume Tell” di Rossini.

Nel novembre 2015 ha debuttato alla Royal Opera Covent Garden di Londra. Il compositore austriaco G.F. Haas aveva composto l’opera “Morgen und Abend” appositamente per la sua voce; la prima è stata un trionfo per il solista e il compositore ed è stata unanimemente acclamata dalla stampa – questa produzione è stata trasferita alla Deutsche Oper di Berlino nel 2016. Più recentemente, i suoi Posa/”Don Carlo” e Germont/”Traviata” a Londra, “Die Vögel” a Strasburgo, Wolfram ad Amburgo hanno riscosso un grande successo.

Nonostante la pandemia, ha potuto cantare la prima mondiale di “Impressario.com” al Festival di Bregenz nell’estate 2020. Le nuove produzioni di “Lucia di Lammermoor” all’Opera di Stato di Amburgo e “Capriccio” alla Semperoper di Dresda sono state trasmesse solo in streaming, poiché le rappresentazioni sono state annullate a causa della pandemia.

La sua attività liederistica e concertistica lo ha portato non solo in Europa, ma anche in Giappone e negli Stati Uniti. Il suo primo CD con brani di Mahler, Liszt, Pizetti e Rihm è stato pubblicato nell’ottobre 2011. Nel 2017 ha tenuto il suo primo recital alla prestigiosa Wigmore Hall di Londra.

I progetti futuri prevedono il suo ritorno all’Opera di Stato di Amburgo e all’Opera di Stato di Monaco. Rimane strettamente legato alla Semperoper di Dresda.

La Filarmonica Arturo Toscanini nasce a Parma nel 2002 come prosecuzione della storica Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini. Oggi è considerata tra le più importanti orchestre sinfoniche italiane.

Tra i grandi direttori che l’hanno guidata: Gianandrea Gavazzeni, Vladimir Delman, Kurt Masur, Lorin Maazel, Georges Prêtre, Zubin Mehta, Jurij Temirkanov, Vladimir Jurowski, James Conlon e Fabio Luisi. Oggi viene abitualmente diretta da alcuni dei più apprezzati direttori delle ultime generazioni, quali Michele Mariotti, Daniele Rustioni, Michele Spotti, Antonino Fogliani e Riccardo Frizza.

Numerose sono le collaborazioni con importanti solisti, tra cui Mischa Maisky, Ivo Pogorelich, Jean-Yves Thibaudet, Maxim Vengerov, Krystian Zimerman, Viktoria Mullova, Gil Shaham, Vadym Kholodenko, Pablo Ferrandez.

Dal 2020 Enrico Onofri è il Direttore Principale. La sua nomina si inserisce nel percorso di approfondimento della prassi esecutiva e del repertorio sia classico che preclassico anche grazie all’ospitalità di prestigiosi specialisti quali Federico Maria Sardelli, Rinaldo Alessandrini, Ton Koopman, Fabio Biondi, Christophe Rousset.

Dal 2021 al 2023 Kristjan Järvi è stato il Direttore Ospite Principale.

Onofri e Järvi sono figure fondamentali per il percorso di affinamento tecnico e stilistico dell’orchestra insieme al maestro Omer Meir Wellber, Direttore Musicale del Festival Toscanini.

La Filarmonica è acclamata da pubblico e critica nelle maggiori sale da concerto di tutto il mondo in città quali Washington, New York, Madrid, Gerusalemme, Tokyo, Pechino, Algeri, Dresda e molte altre.

Ha sede nel Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini e si esibisce, principalmente, nell’Auditorium Paganini progettato da Renzo Piano.

Dal 2012 la Filarmonica Toscanini è partner del Festival Verdi di Parma, un sodalizio artistico nel nome di due prestigiosi musicisti parmigiani, Verdi e Toscanini.

I singoli biglietti degli spettacoli saranno in vendita a partire da sabato 9 settembre ore 10.00, presso il botteghino del Teatro e online su questo sito.

Al momento sono in vendita gli abbonamenti… NON PERDERTELI!

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RECITE

martedì, 7 novembre 2023 – ore 20.30 Concertistica

 

PREZZI

Posto unico     25€+ prev.
Under18 / tariffa Inteatro 10€

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