I luoghi del festival

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Arena del Teatro Sociale

Via Bellini

L’Arena del Teatro Sociale fu utilizzata per spettacoli e cinema all’aperto fino agli anni Sessanta, quando chiuse per diventare un parcheggio.
In vista del bicentenario del Teatro nel 2013, nel 2010 sono iniziati i lavori di restauro e recupero dell’area, della facciata sud e del retropalco. Dietro il palcoscenico infatti, dietro l’area adibita a passaggio e magazzino, c’era la “torre scenica”, realizzata negli Anni 30 dall’Ing. Carlo Poncia, per ospitare gli spettacoli all’aperto dello spazio Arena (capace di contenere fino a 4000 posti), e divenuta, a seguito di disuso ed incuria, un rudere.
Con l’abbattimento della torre, oggi possiamo ammirare in tutto il suo recuperato originario splendore la facciata posteriore, progettata e realizzata dall’Architetto Luigi Canonica, a cui è stata dedicata la  Sala Canonica.

Teatro Sociale di Como

Piazza Verdi

Il Teatro Sociale è nato nell’anno in cui sono nati Giuseppe Verdi e Richard Wagner (1813). Nel 1811 cominciarono i lavori di costruzione del teatro ed il progetto fu affidato all’architetto Giuseppe Cusi che collaborò con l’architetto Canonica alla costruzione del Teatro Carcano. La sera del 28 agosto 1813 si alzò per la prima volta il sipario del Teatro Sociale di Como: in scena Adriano in Siria di Antonio Fonseca Portugal e I Pretendenti delusi di Giuseppe Mosca. Negli anni successivi furono numerosi gli interventi di restauro e di ammodernamento (elettricità, gas), nonché di ampliamento con l’aggiunta di 38 palchi e la costruzione del quinto ordine. L’attuale dipinto della volta del soffitto, che rappresenta le muse che scendono dall’Olimpo ad incoronare gli artisti, è opera di Eleuterio Pagliano su progetto di Gaetano Spelluzzi, eseguito durante i restauri del 1855. La sala ha attualmente la forma di cassa di violoncello e le murate hanno una struttura in legno con 5 ordini di posti di cui: 3 ordini per i 72 palchi di proprietà privata, oltre al palco reale, e 2 ordini per le gallerie (IV e V ordine). Con un accordo di programma sottoscritto nel 2005 da Società dei Palchettisti, AsLiCo, Regione Lombardia, Comune e Provincia di Como, il Teatro è stato nuovamente sottoposto a accurati lavori di restauro, che hanno interessato gli stucchi, la volta, il palcoscenico e, di recente, la sostituzione completa delle poltrone della platea.

Torre del Baradello

Via Castel Baradello, 5 – Como

Il Castello Baradello si trova all’interno del Parco Spina Verde, nel Comune di Como. Sorge su un colle in splendida posizione panoramica, a nord sul lago di Como e le Alpi, a sud verso la pianura Padana e la città di Milano. La fortificazione del colle Baradello ha origini molto antiche: l’imperatore Federico Barbarossa fece ricostruire il castello nel 1158, sui resti di precedenti costruzioni bizantine del VI secolo. Nello stesso periodo del XII secolo, venne eretta la Torre del Castello. L’imponente torre è visibile a notevole distanza e rappresenta un punto di riferimento per il primo bacino del lago di Como.

Parco Villa Grumello

Via Per Cernobbio, 11-19 – Como

Villa Grumello, anche conosciuta come Villa Celesia, è una delle ville storiche affacciate sul lago di Como. Sorge lungo la strada che da Como conduce alla vicina Cernobbio. Il parco, di impostazione romantica, sorge con lo sguardo rivolto verso la città e nel contempo immerso nel paesaggio incantevole del Lago di Como. Si estende per 4 ettari ed è attraversato da sentieri che a vari livelli valorizzano diversi punti del Parco. È inoltre il cuore del Chilometro della Conoscenza, una rete culturale che unisce le tenute del Grumello, di Villa Olmo e di Villa Sucota/Fondazione Antonio Ratti.

Parco Sheraton Lake Como Hotel

Via Per Cernobbio, 41A – Como

Il Parco Sheraton Lake Como Hotel si caratterizza per la sua incantevole posizione tra le pittoresche Alpi Retiche e le dense acque blu del lago di Como. Con un’estensione di 11.000 m², il Parco è il luogo ideale per godere della bellezza del Lago di Como ad ogni ora: dalle prime ore del mattino, al pomeriggio fino alla sera, i suoi spazi distesi e aperti regalano panorami meravigliosi nella cornice della città.

Hilton Rooftop

Via Borgo Vico, 241 – Como

L’Hilton Rooftop è la terrazza del nuovo Hilton Lake Como con infinity pool vista lago. Un nuovo concept di ospitalità ed entertainment nel contesto lariano con un’attenzione particolare al design e all’architettura, all’equilibrio tra gli spazi esterni ed interni, grazie agli arredi e le ampie vetrate che filtrano la luce del giorno e del tramonto. Da ogni lato del rooftop, in ogni ora della giornata, la vista sul lago è evocativa.

 

Soc. Coop. Edificatrice Como

Via Viganò 2

 

Parco Villa Olmo

La villa, di stile neoclassico, fu commissionata dal marchese Innocenzo Odescalchi ed edificata su una proprietà del XVII secolo denominata ‘dell’olmo’ per la presenza di un albero secolare, oggi non più esistente. I lavori iniziarono nel 1782 sotto le direttive dell’architetto Innocenzo Ragazzoni ma, successivamente, gli Odescalchi si rivolsero al più celebre Simone Cantoni, che riuscì ad ultimare l’edificio nel 1789, mentre i corpi laterali (più tardi abbattuti), furono aggiunti nel 1796. L’anno successivo, la villa fu inaugurata da Napoleone che vi giunse con la moglie Giuseppina e la sorella Elisa, mentre nel 1809 vi soggiornò anche Ugo Foscolo. Alla morte di Innocenzo Odescalchi nel 1824, la villa passò alla famiglia Raimondi, poi ai loro eredi i Visconti di Modrone. Nel 1925 la villa fu acquistata dal Comune di Como che la inaugurò nel 1927 con la grande Esposizione Voltiana. Da allora è il centro delle attività culturali comasche, dove sono organizzati concerti, spettacoli teatrali, congressi, dibattiti e mostre. Dal 1982 è inoltre la sede del Centro di Cultura scientifica Alessandro Volta.

 

Parco Negretti

Via Negretti, 4 – Como

Situato tra le vie Guido da Como e Palma, il Parco Negretti occupa lo spazio concavo di un’antica cava ed è uno dei parchi più belli di Como: è un vero e proprio “polmone verde” all’interno della conurbazione abitativa che lo circonda e rappresenta la più grande area verde del quartiere di Rebbio.

Nella sua estensione trova dimora una variegata flora di piante erbacee e arboree, fra cui olmi, carpini e betulle, a cui nel 2013 si è aggiunta la cosiddetta “stanza dei gelsi”, con la piantumazione di 24 alberi di Morus alba, in memoria della bachicoltura legata alla produzione di seta comasca. Inoltre, al suo interno ha sede anche il Centro di Aggregazione Giovanile “Oasi”, importante punto di aggregazione giovanile del territorio comunale.

Monumento ai Caduti

Via Giancarlo Puecher

Monumento razionalista ai caduti comaschi del primo conflitto mondiale.
Il Monumento ai caduti fu realizzato nei primi anni Trenta, dopo una serie di progetti non ritenuti idonei. In occasione della visita a una mostra di Antonio Sant’Elia al Broletto della città, Filippo Tommaso Marinetti suggerì di realizzare la torre celebrativa traendo spunto proprio da un disegno di Sant’Elia. Vi furono coinvolti, nella trasformazione architettonica del disegno, prima Enrico Prampolini, poi Attilio Terragni e, infine, a realizzazione avanzata, anche Giuseppe Terragni.

 

Hotel Villa Flori

Via Cernobbio 12

Nel 1859, il marchese Giorgio Raimondi, decise di ampliare l’attuale Villa Flori per darla in dono a sua figlia Giuseppina in occasione delle nozze con Giuseppe Garibaldi. La ragazza, che crebbe in un ambiente mazziniano, aveva il compito di trasmettere i messaggi ai patrioti. Fu così che conobbe Giuseppe Garibaldi, il quale si innamorò di lei dal loro primo incontro, ma pare che la giovane non lo corrispondesse, preferendogli un suo ufficiale. Ma, dopo un fitto scambio di lettere, il 24 gennaio del 1860, furono celebrate le nozze. Che però poco dopo furono annullate perché la giovane marchesa decise di seguire il suo cuore. Forse è per questo che a Villa Flori si respira ancora una romantica atmosfera ottocentesca. Ai Raimondi come tributo è dedicato il ristorante che ne porta ancora oggi il nome.

 

Casa Vincenziana O.D.V.

Via Primo Tatti, 16

Casa Vincenziana è un’ Associazione ODV fondata dai Gruppi di Volontariato. Punto di accoglienza per i più bisognosi, segue lo stile caro al suo fondatore San Vincenzo de Paoli, indirizzato all’amore, alla carità e al servizio degli altri.

Nel corso degli anni si è ampliata nei servizi, raggiungendo un numero sempre maggiore di persone e diventando un vero e proprio punto di riferimento territoriale.

 

Tavernola, Parco di Via Traù

Tavernola, Via Traù