Il Flauto di Tam Pam – Opera baby
Il Flauto di Tam Pam – Opera baby
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Il Flauto di Tam Pam – Opera baby
Il Flauto di Tam Pam – Opera baby

Il Flauto di Tam Pam – Opera baby

SOLD OUT!!

 

OPERA BABY VIII EDIZIONE
LA PRIMA OPERA NON SI SCORDA MAI

 

Il flauto di Tam Pam
Liberamente ispirato a Die Zauberflöte di W. A. Mozart

Drammaturgia musicale Anna Pedrazzini

Papageno Roberto Dibitonto, sassofonista
Tamino Marat Acquavita, flautista

Regia Sara Zanobbio

Scene e costumi
Cantieri del Teatro
Illustrazioni Debora Persico

Produzione AsLiCo

Spettacolo musicale dedicato ai bambini da 6 a 36 mesi

 

Il flauto di Tam Pam, liberamente ispirato al Flauto Magico di Mozart, è il titolo dell’opera per bambini piccoli da 6 a 36 mesi per la stagione 2023, con debutto nazionale al Teatro Sociale di Como domenica 12 marzo, e poi in tournée a Milano, Varese, Parma, Rho e Vicenza.

 

Opera baby è uno spettacolo musicale e sensoriale per bambini dai 6 ai 36 mesi rivolto alle famiglie e agli asili nido, collegato a percorsi di pedagogia del gioco e della musica per educatori e genitori.
L’ideazione musicale è tratta dall’opera originale, di cui risalta le arie ricorrenti per invitare all’ascolto.

L’edizione 2023 è liberamente ispirata a Die Zauberflöte di W. A. Mozart e debutta il 12 marzo 2023 al Teatro Sociale di Como con tre recite per famiglie alle ore 10.30, 15.30 e alle 17.00.
Il flauto di Tam Pam è uno spettacolo sensoriale con la drammaturgia musicale di Anna Pedrazzini e la regia di Sara Zanobbio.
Opera baby si rivolge ai bambini in età prescolare, ancora in fasce. Un’età in cui recenti studi neuro-cognitivi dimostrano che la musica può avere un ruolo fondamentale nella crescita del bambino, delle sue capacità motorie, dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo.

 

In scena un musicista e un performer: Papageno sarà Roberto Dibitonto, sassofonista, mentre Tamino sarà il flautista Marat Acquavita.
L’ideazione musicale è tratta dall’opera originale, di cui risalta le arie ricorrenti per invitare il pubblico dei più piccoli ad un ascolto attento e partecipato. L’esperienza promuove la sperimentazione tramite tutti i sensi con colori, forme, materiali e linguaggi pensati per una configurazione scenica a misura di bimbo, allo scopo di produrre un’opera teatrale e musicale di forte impatto e ad alta leggibilità.
Per stimolare l’attenzione, i personaggi della fiaba musicale hanno il compito di coinvolgere il pubblico di grandi e piccini in accompagnamenti alla musica e al canto tramite l’uso della voce e la percussione del corpo.

Della durata di circa 45 minuti, lo spettacolo comprende l’accoglienza e l’esplorazione dello spazio da parte dei bambini. L’allestimento è costruito ad hoc per i più piccoli, nella libertà dello spazio e nei tempi: una prima fase di osservazione e poi una di esplorazione dello spazio.
Lo spettacolo unisce canto, movimento e musica dal vivo, con semplici azioni reiterate che accompagnano suoni e una nenia facilmente assimilabile, tanto che alla fine i bambini si associano al canto in scena, rendendo ancora più attiva e personale la fase dell’esplorazione.

Il progetto propone una formazione per gli operatori. Il percorso di pedagogia e di avviamento alla musicalità è pensato per gli educatori della primissima infanzia, mentre sono fruibili anche per i genitori l’opuscolo con contenuti didattici speciali e l’area didattica online: letture, giochi, ascolti consigliati. Esclusivamente per i piccoli è l’attività laboratoriale nell’asilo nido, in cui pedagogisti e attori preparano i bambini con attività musicali. Opera baby si mostra in linea con gli altri progetti della piattaforma, producendo uno spettacolo musicale di alta qualità artistica, fruibile e partecipativo.

 

Per le recite di Como Opera Education ringrazia Bimbotta Como per l’allestimento di un angolo a disposizione delle famiglie per allattamento e cambio.

Il flauto di Tam Pam

liberamente ispirato a Die Zauberflöte di W. A. Mozart

Drammaturgia musicale Anna Pedrazzini

 

Papageno Roberto Dibitonto, sassofonista

Tamino Marat Acquavita, flautista

 

Regia Sara Zanobbio

 

Scene e costumi Cantieri del Teatro

 

Produzione AsLiCo 

Nuovo allestimento

 

Opera baby VIII edizione (6-36 mesi)

Imparare a distinguere e riconoscere le sfumature è una capacità che si sviluppa crescendo. Macchie sfuocate, chiazze di luce, una confusione prevalentemente in bianco e nero: questo è ciò che vede un bambino quando apre per la prima volta gli occhi sul mondo.

Da questo spunto nasce l’idea de Il flauto di Tam Pam, un viaggio nei grandi contrasti: il bianco e il nero, il bene e il male, il giorno e la notte, il maggiore e il minore.

In questa incredibile avventura, carica di tutti i valori della fiaba tradizionale che l’opera di Mozart porta con sé, incontreremo difficili prove da superare, gli strumenti musicali saranno i nostri fedeli e amorevoli aiutanti, e se saremo abbastanza coraggiosi, il mondo in bianco e nero si riempirà di colori.

NOTE DI REGIA
di Sara Zanobbio Attrice e regista

 

Al termine di un lungo viaggio, disfando le valigie, può capitare che ci passino tra le mani i ricordi vividi delle avventure appena trascorse; guardando le fotografie ci può succedere di sentire i suoni e gli odori come se per un momento ci teletrasportassimo di nuovo in quei luoghi.

È esattamente questo quello che succederà ai protagonisti del Flauto di Tam Pam, il goffo uccellatore Papageno e il raffinato principe Tamino. Quando questa bizzarra coppia di amici disferà le valige rivivrà insieme al pubblico i ricordi del loro ultimo, incredibile viaggio.

Ci troveremo così al loro fianco in un mondo in bianco e nero e non potremo far altro che seguirli in un racconto ricco di sorprese: difficili prove da superare, imbrogli da sbrogliare, qualche pausa per gozzovigliare e poi ancora alla ricerca di segnali da interpretare per poter riempire di colori quello strano mondo e tornare a casa alla fine, come dopo ogni viaggio che si rispetti, stanchi ma cresciuti e colmi di felicità.

Dei molti temi trattati nell’opera originale ne abbiamo scelti tre, intorno ai quali costruire il messaggio più adatto a bambini 0-3.

Per prima cosa il valore dell’amicizia, che prescinde dall’aspetto e dal temperamento. Papageno e Tamino hanno origini molto lontane tra loro, anche l’attitudine con cui affrontano le prove è assai differente, ma ciò non impedisce la loro forte amicizia e il lieto fine per entrambi.

Il secondo tema scelto è l’inganno delle cose, non sempre ciò che sembra è. La nostra conoscenza del mondo si costruisce in più fasi, una immediata, istintiva e spesso più pregiudiziale, e poi una successiva, frutto di tempo, pazienza, razionalità e apertura mentale. Ce lo insegna Il Flauto Magico di Mozart, così come un libro illustrato per bambini come Sembra questo, sembra quello di M.E. Agostinelli al quale ci ispiriamo per rendere questa tematica così complessa d’impatto immediato anche per i più piccoli.

Infine non potevamo certo ignorare l’importanza della musica, come motore positivo e addirittura come elemento magico che avvicina gli eroi ai loro desideri. Anche sulla nostra scena saranno gli strumenti musicali ad attivare gli accadimenti magici che porteranno avanti la narrazione.

L’idea scenografica de Il flauto di Tam Pam nasce dai grandi contrasti di cui è colma l’opera mozartiana: il bene e il male, il giorno e la notte, il maggiore e il minore, il bianco e il nero.

Imparare a distinguere e riconoscere le sfumature è una capacità che si sviluppa crescendo. Macchie sfuocate, chiazze di luce, una confusione prevalentemente in bianco e nero: questo è ciò che vede un bambino quando apre per la prima volta gli occhi sul mondo. Infatti, al momento della nascita, mentre udito e tatto sono già pienamente sviluppati, la vista deve ancora ampliare le proprie capacità. Così come i personaggi de Il flauto magico devono compiere il loro viaggio per spostarsi dal buio alla luce.

Dai racconti di Papageno e Tamino si creerà sulla scena un mondo ad alto contrasto, prima bianco e nero, poi rosso, verde, come i primi colori che distingue un bambino di poche settimane. Poi il blu, poi giallo; le prove dell’acqua e del fuoco porteranno mescolanze di colori freddi e caldi, fino a che il bene trionferà e lo spazio si riempirà di tutti i colori.

NOTE DI DRAMMATURGIA MUSICALE
di Anna Pedrazzini Pianista, insegnante e formatrice specializzata in pedagogia musicale

 

Un bravo direttore d’orchestra del secolo scorso, Bruno Walter, ha dato una definizione molto interessante circa la straordinarietà di Mozart. Lo ha chiamato “lo Shakespeare dell’opera” e ha aggiunto: «…in lui tutto è drammaticamente vero, nobiltà e bassezza, bontà e malvagità, saggezza e stupidità, e tutta questa verità diventa al tempo stesso bellezza». A queste parole, che già basterebbero per dimostrare quanto sia importante far conoscere le opere di Mozart ai bambini, va aggiunto che proprio alcune caratteristiche su cui si fonda Il Flauto Magico, come la chiara identità espressiva e musicale di ciascun personaggio, o i netti contrasti sonori tra il buio e la luce, la notte e il giorno, l’odio e l’amore, la bugia e la verità, sono ottimi punti di partenza per creare una drammaturgia musicale che rispetti la capacità di comprensione anche dei più piccoli. Ecco allora che il tono semplice e bonario di Papageno, che traspare dal suo canto gioioso e divertente e che fa da contraltare al nobile canto di Tamino, più riflessivo e tormentato, o la squillante e acutissima voce della Regina della Notte, che raggela e inquieta e si contrappone a quella calda, accogliente e dai toni profondi del Sacerdote, si mostrano in tutto e per tutto come il bianco e il nero, o le figure ad alto contrasto, che caratterizzano i libri destinati ai lattanti e creati appositamente per attivare la loro attenzione. Ma anche la continua alternanza, in tutta l’opera, tra il modo Maggiore e il modo Minore, caratteristiche fondamentali del sistema tonale classico, che donano un carattere allegro e ottimista, il primo, e triste e malinconico, il secondo, è un elemento a cui, nelle scelte drammaturgiche, è stato dato risalto e che i bambini sapranno cogliere molto bene a livello percettivo.

Volendo rimanere coerenti e fedeli all’opera e al titolo, la narrazione musicale è affidata proprio ad un flauto, strumento che, anche quando è da solo in scena, riesce a dare corpo alle sfumature emotive che Mozart ha descritto così bene con la sua musica. A volte il flauto duetta con Papageno, il quale si esprime cantando oppure suonando altri strumenti. E quando canta, usa la sua voce naturale, non impostata, per meglio porsi in relazione e contatto coi bambini. Inoltre, il suo è per lo più un cantare senza parole; quando vengono utilizzate, è per dar via a giochi ritmici e divertenti onomatopee evocati dagli eventi dell’opera. In questo modo, proprio come accade nel duetto originale Pa-Pa-Pa Papageno Pa-Pa-Pa Papagena, egli canta utilizzando il suono pa, la sillaba neutra che già normalmente viene usata nel repertorio per bambini di canti senza parole, ma non mancheranno i tam o i pam a richiamare le voci di Tamino e Pamina.

Lo sguardo della drammaturgia è rivolto anche a far sì che le frasi musicali siano brevi e proposte con l’estemporanea interazione degli adulti presenti, sollecitati ad intervenire con accompagnamenti melodici o ritmici. Un fare musica tutti insieme che darà un colore sempre diverso e originale a ciascuno spettacolo e che insieme alle risposte dei bambini, alle immagini visive, ai tempi dell’azione e al movimento in scena, creerà un’esperienza multisensoriale a tutto tondo per stimolare e tenere sempre vivo l’interesse dei più piccoli.

Il tutto è tenuto insieme da un’altra caratteristica importante del Flauto Magico: il richiamo al numero tre e ai suoi multipli. Ecco allora che i tre potenti accordi che aprono l’Ouverture, le tre dame, i tre templi, i tre fanciulli e le tre prove vengono evocati da un numero di brani presenti nello spettacolo che è un multiplo del tre. Non solo: in quasi tutte le circostanze, ciascun brano viene proposto o in tre momenti diversi oppure in tre forme variate, creando una citazione numerica che non è soltanto desiderio di aderenza all’opera originale, ma anche bisogno di rispettare i tempi e la capacità di ascolto dei più piccoli che per assimilare qualsiasi concetto hanno bisogno della ripetizione.

 

 

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