Il paese delle facce gonfie

Il paese delle facce gonfie

di Paolo Bignami
con Stefano Panzeri
Drammaturgia Chiara Boscaro
Regia Marco Di Stefano

Progetto La Confraternita del Chianti
Produzione Associazione Interdisciplinare delle Arti

testo vincitore del mario fratti award 2017 (new york, usa)

Stefano Panzeri è il protagonista di un monologo agrodolce, in cui Paolo Bignami narra il disastro ambientale avvenuto a Seveso nel 1976. Lo spettacolo sarà preceduto da un incontro con l’autore a Villa Bernasconi a Cernobbio.

 

La Confraternita del Chianti porta al Teatro Sociale di Como mercoledì 19 aprile, alle ore 20.30, Il paese delle facce gonfie, spettacolo tratto dall’omonimo libro del comasco Paolo Bignami, con la regia di Marco Di Stefano ed interpretato da un volto noto come Stefano Panzeri, più volte apprezzato dal nostro pubblico.

Un monologo agrodolce per un evitabile disastro ambientale.
Bignami si ispira ad uno dei più gravi incidenti ambientali della storia italiana, quando il 10 luglio del 1976 una nube di diossina si è sprigionata da una fabbrica di cosmetici a Seveso.
Lo spettacolo racconta un disastro ambientale che avrebbe potuto essere evitato se si fosse dato ascolto a chi aveva a cuore la salute della gente.
La voce è quella di un uomo che vorrebbe tornare bambino, quando le nuvole gli passavano sopra la testa ed erano desideri che aspettavano di prendere forma. Il bambino ritorna nel linguaggio e nello sguardo ingenuo e dissacrante sugli avvenimenti.
La storia, i luoghi e i personaggi sono di fantasia, ma tornano alla mente gli eventi che hanno danneggiato e continuano a danneggiare salute e ambiente, a testimoniare che poco si è imparato negli anni.

Alcuni avvenimenti restano nella memoria personale e collettiva in modo indelebile e possono segnare la propria visione del mondo. – racconta BignamiNel luglio di tanti anni fa io e altri bambini guardavamo il cielo nel timore che la nube tossica partita da Seveso potesse passare di lì.      Era il 1976 e i disastri ambientali che seguirono troppo spesso hanno ricordato quanto accaduto a Seveso.”

Como-Cernobbio A/R: Aspettando… Il paese delle facce gonfie. Chiacchiere con l’autore

Il Sociale ritorna a Villa Bernasconi di Cernobbio, grazie al progetto “Como – Cernobbio A/R” in cui il Teatro Sociale di Como e il Comune di Cernobbio organizzano insieme incontri e laboratori ad ingresso libero in Villa, legati alla programmazione della Stagione Notte.

Il prossimo appuntamento sarà lunedì 17 aprile, alle ore 18.30, con Chiacchiere con l’autore: in occasione dello spettacolo, l’autore Paolo Bignami, in compagnia della giornalista Sara Cerrato, racconterà al pubblico come è nato questo testo e questa pièce teatrale.

Ingresso gratuito con prenotazione su www.villabernasconi.eu, posti limitati.

I partecipanti prima dell’incontro potranno visitare gratuitamente la Villa e acquistare i biglietti per lo spettacolo a un prezzo ridotto.

La storia, i luoghi e i personaggi sono di fantasia, ma tornano alla mente gli eventi che hanno danneggiato e continuano a danneggiare salute e ambiente, a testimoniare che poco si è imparato negli anni.

NOTE DI REGIA di Marco Di Stefano

Il paese delle facce gonfie racconta un pezzo di storia d’Italia attraverso gli occhi ingenui – ma attenti – di “Poldo”. Un uomo che affronta la vita con lo sguardo di un bambino, ma che, proprio per questo, è in grado di cogliere il bello e il brutto nella loro essenza. Nel testo si racconta del “boom”, di quel periodo in cui nel Belpaese tutto sembrava possibile grazie all’industrializzazione e al progresso tecnologico e scientifico. Poldo racconta questo passaggio con entusiasmo, fino a scontrarsi con quelli che nel testo sono chiamati “gli effetti collaterali”: incidenti sul lavoro, disastri ambientali, malattie incurabili che rendono “la faccia gonfia”.

La mente corre al disastro di Seveso, ma anche ad altri incidenti causati dall’incuria e dall’avidità umana.

Il paese delle facce gonfie è il racconto di una società in cambiamento – nel bene e nel male – attraverso le parole di un “diverso”. Il lavoro di regia è incentrato proprio sulla relazione attore / personaggio, cercando di esaltare le qualità di Stefano Panzeri (noto per la tetralogia su Vincenzo Rabito) come attore / narratore.

Un racconto che grazie, al testo e all’attore, alterna momenti di riflessione a momenti di divertimento e sorriso. A questo si aggiunge un utilizzo drammaturgico della musica, incentrato sulla tromba, strumento evocato dai ricordi di Poldo. La tromba, suonata “dall’Armando”, caporeparto buono della fabbrica, instaura una relazione dialogica con l’interprete evocando situazioni e personaggi che animano il racconto con grande vitalità. Una vitalità che si interrompe con l’ultima canzone suonata dall’Armando sul finale. Una canzone che lascia spazio alla rabbia e alla commozione. Nella speranza che, una volta per tutte, si possa imparare dagli errori del passato.

BIOGRAFIA LA CONFRATERNITA DEL CHIANTI

La Confraternita del Chianti è un gruppo artistico fondato da Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, drammaturghi e registi diplomati alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Si occupa di teatro e performing arts mettendo al centro del lavoro la drammaturgia contemporanea, la curiosità verso forme e media diversi e la proiezione internazionale.

Dal 2020 gestisce uno spazio presso la stazione di Porta Vittoria a Milano, all’interno del progetto Artepassante.

Fino al 2019 la Confraternita ha curato la direzione di Manifattura K., residenza artistica situata a Pessano con Bornago e riconosciuta da MIBACT e Regione Lombardia. È membro di IETM, rete europea delle arti performative.  Dal 2018 è partner del progetto AIDA Associazione Interdisciplinare delle Arti, riconosciuto dal MIBACT quale Impresa di Produzione di Teatro d’Innovazione finanziata dal FUS (Fondo Unico per lo spettacolo).

Collabora stabilmente con Karakorum Teatro e Spazio YAK a Varese.

Dal 2014 a oggi la Compagnia ha realizzato il progetto internazionale “PENTATEUCO” producendo 5 monologhi in altrettanti Paesi europei: Romania, Croazia, Svezia, Spagna e Regno Unito. Per gli spettacoli del progetto ha ricevuto il Premio Teatro e Memoria del Museo Cervi; il Premio Teatro Voce della Società Giovanile di ENDAS, Teatro dell’Argine e Crexida; il Premio Teatro Festival Valtellina e il Premio di Produzione del SUQ Festival di Genova. I testi degli spettacoli sono raccolti nel volume “PENTATEUCO” edito da CUE Press.

Nel 2019 ha ricevuto il patrocinio della Commissione Europea – rappresentanza italiana, per lo spettacolo interattivo “PLAY”.

Nel 2018 Boscaro e Di Stefano hanno vinto il Mario Fratti Award a New York e sono stati selezionati da EURODRAM con il testo “La Città che Sale”, tradotto e andato in scena in Finlandia, Bulgaria, Corea del Sud e Stati Uniti.

Nel 2016 la Confraternita del Chianti ha ricevuto il Premio Pradella dall’Accademia dei Filodrammatici e dal Teatro dei Filodrammatici di Milano per lo spettacolo “Non Voltarti Indietro”.

Con il Teatro Nazionale Croato Ivan de Zajc – Dramma Italiano di Fiume, ha realizzato “ESODO – pentateuco #2”, “Effetto Farfalla” e partecipato allo spettacolo collettivo “La Commedia”.

Per “Effetto Farfalla” ha vinto il premio Giulio Marini nel 2019.

Il suo blog si intitola ASPETTA PRIMAVERA, parla di lunghi viaggi in macchina con la scenografia sulle ginocchia, di bettole aperte fino a tardi e dei posti meravigliosi che questi artisti scoprono quando sono in tournée.

 

BIOGRAFIA PAOLO BIGNAMI Autore

Paolo Bignami, comasco, laureato in ingegneria, è autore teatrale e insegnante nelle scuole superiori.

Nel 2017 ha vinto il Mario Fratti Award di New York con il testo “Il paese delle facce gonfie”, poi pubblicato sia in inglese che in italiano.

Nel 2015 ha vinto il Premio Aenaria con il testo “Lo spazio vuoto”. Nel 2012, con il testo “Temporary sciò”, ha vinto il Premio Fersen, per la sezione Monologhi. Ha vinto nel 2004 il Premio Speciale Enea Ellero, con la collaborazione di Roberto Sampietro, con “Il sogno di Evelina”. Nel 2003 è stato premiato il testo “Ho perso la mia coda”, al Premio Fersen.

È tra i fondatori dell’Associazione culturale Teatrame e fa parte del TeatroGruppo Popolare di Como.

 

BIOGRAFIA MARCO DI STEFANO Regista

Marco Di Stefano, diplomato in Drammaturgia alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e laureato in Teatro al DAMS di Bologna. Nel 2007 vince il premio ETI Nuove Sensibilità con il testo “Falene”. I suoi testi e spettacoli sono stati prodotti e rappresentati in Italia, Svizzera, Regno Unito, USA, Germania, Spagna, Romania, Cina, Francia, Croazia, Slovenia, Svezia e Corea del Sud. Come regista è stato ospite di alcune delle più importanti istituzioni teatrali come la Biennale di Venezia, Heiner Müller Gesellschaft di Berlino, Teatro Nazionale Croato di Fiume, Dance Base di Edimburgo e 6th Theatre Olympics di Pechino. Con Chiara Boscaro ha fondato La Confraternita del Chianti.

 

BIOGRAFIA CHIARA BOSCARO Dramaturg

Chiara Boscaro si laurea in Comunicazione e si diploma in Drammaturgia presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Lavora come autrice e dramaturg in Italia e all’estero. I suoi testi hanno ottenuto riconoscimenti come il Premio Mario Fratti a New York. Nel 2018 è stata selezionata da Eurodram con il testo “La Città che Sale”, scritto insieme Marco Di Stefano. È stata finalista al Premio Histrio_Scritture di Scena nel 2011 e nel 2017. Il suo testo “GENESI PENTATEUCO #1” è stato selezionato per il Dramalab di Fabulamundi e per Harbour Europe a Londra. Ha lavorato con Roberto Rustioni, Marcela Serli, Francesco Saponaro. Ha fondato con Marco Di Stefano La Confraternita del Chianti.

 

BIOGRAFIA STEFANO PANZERI Attore

Stefano Panzeri si diploma come attore presso il Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni di Venezia. A partire dalla stagione 1999-2000 inizia a collaborare con il Centro Teatrale dell’Università di Salamanca (Spagna) e fonda l’associazione culturale RONZINANTE. Dal 2014 porta in scena la storia di Vincenzo Rabito, nei quattro capitoli di “Terramatta”, vincitore della selezione I Visionari al Festival Kilowatt di San Sepolcro. Nel maggio 2015 grazie, ad un crowdfunding, inizia OLTREOCEANO, un progetto di raccolta e restituzione della memoria migrante italiana a partire da “Terramatta”, che raggiunge Argentina, Australia, Stati Uniti, UK, Svizzera, Germania. Nel 2018 ha debuttato con “Così lontano cosi Ticino” di e con Davide Marranchelli, SPETTACOLO FINALISTA AL PREMIO IN BOX 2019. Collabora con il Teatro dell’Argine di Bologna, Anfiteatro, Karakorum Teatro, Teatro del Buratto.

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