venerdì, 11 luglio 2008 – ore 21.30 domenica, 13 luglio 2008 – ore 21.30
Madama Butterfly
Tragedia giapponese in tre atti.
Musica di Giacomo Puccini. Libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, dal dramma Madame Butterfly di David Belasco.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 17 febbraio 1904
Cio-Cio-San Giulia Lee
Pinkerton Giuseppe Varano
Suzuki Lorena Scarlata Rizzo
Sharpless Sergio Bologna
Goro Samuele Simoncini
Yamadori/Commissario Simone Alberti
Zio Bonzo Samuel Tao
Kate Jennifer Borghi
Yakusidé Alessandro Mundula
La Madre di Cio-Cio-San Maria De Micheli
La Cugina Alessandra Faggiani
Direttore
Pietro Mianiti
Regia
Hiroki Ihara
Scene Antonio Mastromattei
Costumi Sakon Asuka
Light designer Mariano De Tassis
Maestro del coro Antonio Greco
Coro AsLiCo
Orchestra 1813
Allestimento Circuito Lirico Lombardo 2001
Variazioni infinite
Per un direttore d’orchestra avvicinarsi alla musica di Puccini e in particolare a Madama Butterfly è un’esperienza straordinariamente emozionante. Poche partiture offrono la stessa possibilità di scoprire legami così intensi tra temi principali e secondari, i motivi ricorrenti, le infinite variazioni. Se a questo si somma la clamorosa abilità del compositore di trasformare le voci in nuovi strumenti musicali, di intrecciare la loro tessitura nella trama di una raffinatissima scrittura orchestrale, ci si rende conto di trovarsi di fronte ad una sorta di gigantesca sinfonia, con i suoi sviluppi, le sue diramazioni, le sue infinte sorprese. In questa opera il linguaggio musicale di Puccini è certamente più sofisticato e audace rispetto ai lavori precedenti: le armonie più complesse, le brusche modulazioni, l’articolazione del fraseggio, la severa struttura musicale lo confermano. L’intreccio poi delle armonie tonali occidentali e delle scale pentatoniche orientali rifugge da qualunque funzione folcloristica per diventare davvero uno strumento di dialogo fra mondi diversi, un’occasione di invenzione musicale. Sullo sfondo di questo grande affresco si stagliano le figure dei protagonisti, strumenti e voce di un capolavoro, reale tappa di partenza di uno dei grandi sentieri musicali da cui è attraversato il XX secolo.
Pietro Mianiti