Fame mia
Teatro Sociale di Como Via Bellini 3, Como, ItaliaFame mia è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni.
Fame mia è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni.
Fame mia è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni.
Fame mia è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni.
Settanta volte sette affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane, raccontando la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera.
Andrée Ruth Shammah fa rivivere questo spettacolo con un gruppo di attori formidabili e affiatati e per protagonista Marina Rocco.
Il collettivo Sotterraneo mette in scena in Teatro un tema estremamente attuale: la sovra-stimolazione digitale. A seguire, in foyer ci sarà un aftershow riservato agli Under40, in collaborazione con WeRoof, con la partecipazione di T.V.B. e Ristorante Da Pietro: a disposizione un pacchetto promozionale imperdibile. Con soli 15€ avranno la possibilità di acquistare il biglietto dello spettacolo + l’ingresso all’aftershow, drink compreso.
Un monologo agrodolce per un evitabile disastro ambientale. Bignami si ispira ad uno dei più gravi incidenti ambientali della storia italiana.
Lo spettacolo prende spunto dalla morte di Plinio il Vecchio avvenuta nel 79 d.C., durante l’eruzione del Vesuvio che distrusse Ercolano e Pompei.
Grazie alla capacità di Odifreddi di coniugare l’umanesimo e la classicità con la scienza e la modernità, quello che sino a ora era stato un confronto a distanza durato millenni diventa un dialogo vivo e immediato tra tre grandi protagonisti della cultura occidentale.
Lettere dal Trovatore selezionate da Giuseppe Martini. Un viaggio in una delle opere più popolari di Verdi, attraverso le sue lettere: i dubbi sulla scelta del soggetto, la messa a punto del libretto, i problemi con i cantanti, diventano un piccolo thriller. E il finale è drammatico.