Visione d’infinito

Visione d’infinito

Il giardino delle anfore, via Vittorio Emanuele 109
11 luglio – ore 21.30

Saluterò di nuovo il sole*

Musica dall’Iran in giardino

Hamavayan Ensemble
Tar and Setar

Hossein Alizadeh
Voce

Raha
Zarb

Mohssen Kasirossafar

in collaborazione con
Festival ‘I giardini di luglio’ dell’Accademia Filarmonica Romana

Hossein Alizadeh, maestro riconosciuto della grande tradizione persiana.
Interpreta, improvvisa, crea: con il tar e il setar, e altri strumenti millenari, assieme al più antico di tutti, la voce umana. Il tempo come lo concepiamo noi, ad Ovest, svanisce, inghiottito da una musica che ci cattura nel suo infinito presente. Vibrante e sensibile, suonata da sempre, eppure ogni volta nuova, ogni volta viva. Seducente e sacra.
Nella prima parte del concerto ascolteremo improvvisazioni di Alizadeh e Kasirossafar, seguite composizioni di Alizadeh su testi tratti dalle poesie di Forugh Farrokhzād, Nimā Yushij, Mehdi Akhavān-Sāles, Salmaan Savoji.
*«Saluterò di nuovo il sole» (Be aftaab salami dobareh khaham dad) è un verso di Forugh Farrokhzad, la poetessa i cui testi sono cantati durante il concerto.

Si ringrazia la Famiglia Bodero Maccabeo

HOSSEIN ALIZADEH
Nato a Teheran nel 1951, è considerato uno dei più importanti artisti della musica persiana contemporanea, oggi esempio di eccellenza della musica persiana tradizionale. Ha studiano il sistema compositivo persiano classico, il Radif, con vari maestri, tra cui Houshang Zarif, Ali Akbar Shahnazi, NurAli Borumand, Mahmood Karimi, Abdollah Davami, Yousef Foroutan, e Saied Hormozi. Ha inciso l’intero corpus del Radif (il repertorio della musica persiana classica) basato sulle interpretazioni di Mirza Abdullah per il tar e il setar. Dopo aver conseguito un Master di composizione ed esecuzione strumentale presso l’Università di Teheran, ha studiato composizione e musicologia a Berlino. Ha insegnato all’Università e al Conservatorio di Teheran ed ha diretto la Iranian National Orchestra of Radio and Television. Ha collaborato spesso con Aref Ensemble e Shayda Ensemble ed è approdato in Europa lavorando con la Compagna di danza Maurice Béjart per il ballet Gulistan.

Tra le sue composizioni più note: The Nava Improvisations (1976), Riders of the Plains of Hope (1977), Hesar (1977), Revolt (1983), Ney Nava (1983), Dream (1986), Torkaman (1986), Raz-O-Niaz (1986), Delshodegan (1987), Song of Compassion (1991), New Secret (1996), A Time for Drunken Horses (2000), Turtles can Fly (2004), Endless Vision (2004), Nive Mang (2006), Under the Razor (2007), Ode to Flowers (2007), Monad (2008), Song of Sparrows (2008), Moon & Fog (2009). Endless Vision è stato nominato per tre volte miglior albume del 2006 nella 49a edizione dei Grammy Awards. Alizadeh ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le colonne sonore presentate ad importanti festival cinematografici iraniani. Nel 1989 ha costituito il Hamavayan Ensemble, composto dai migliori artisti iraniani, con cui ha creato la maggior parte delle sue composizioni.

BARZEGARI RAHELEH (Raha)
Raha ha iniziato a studiare la musica persiana dalle antiche canzoni del repertorio tradizionale, perfezionandosi in seguito con la celebre cantante Parissa nello studio del Radif nella versione vocale di Ostad Mahmoud Karimi. Ha inoltre studiato il metodo Radif di Eghbal Azar and Abdollah Davami sotto la guida di Karim Salehi, completando la sua formazione con Hossein Alizadeh e diventando parte del Hamavayan Ensemble. Con il gruppo ha inciso numerosi cd e tenuto concerti in Iran e Europa, tra cui: Ode to Flower, Jaanaan, If like Birds and Angels, I could fly. Le sue registrazioni includono inoltre colonne sonore, tra cui: Under the Cutting Blade, Song of the Sparrows, Dar Cheshmeh Baad. Insegna canto a Teheran.

MOHSSEN KASIROSSAFAR
Nasce in Iran, inizia a studiare lo zarb nel 1980. Dal 1983 in poi, incontra i Maestri Hossein Alizadeh, K. Kalhor, M. R. Lotfi, B. Kamkar e M. Aayan, con i quali comincia a perfezionare la tecnica, per completare la sua formazione con il grande musicista Nasser Farhângfar. Dal 1976 vive a Roma dove collabora con musicisti e compositori come: Ennio Morricone, Fabrizio De André, Mauro Pagani, Angelo Branduardi, Andrea Morricone, Giancarlo Schiaffini, Giorgio Battistelli, Paolo Vivaldi, Rita Marcotulli, Daniele Sepe, il duo Antonello Salis e Alessandro Satta e molti altri. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche ed ha partecipato a svariati festival musicali italiani ed europei e a programmi radiotelevisivi. È parte integrante di diversi gruppi: Giancarlo Schiaffini Quintet, Mish Mash Quartet, Trio Alesini, Compagnia Felix, Sarawan Tamburi d’Iran. Suona musica persiana d’arte e popolare, medievale e rinascimentale, contemporanea e sperimentale; compone per il teatro e per il cinema. Da molti anni, accanto alla carriera di liutaio e musicista, si dedica all’insegnamento dello zarb e del daff.

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