Supplici
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Supplici

di Euripide
Traduzione Maddalena Giovannelli

con Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin

Regia Serena Sinigaglia
Scene Maria Spazzi

Costumi Katarina Vukcevic
Luci Alessandro Verazzi

Produzione ATIR – Nidodiragno/CMC

Serena Sinigaglia ritorna al Teatro Sociale di Como con la regia di un nuovo spettacolo, prodotto da ATIR – Nidodiragno/CMC e Fondazione Teatro Due di Parma, in scena il 23 e 24 febbraio alle ore 20.30.
Supplici di Euripide, con un cast di 7 formidabili attrici, ha da poco vinto il Premio della critica 2022 dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.

Il crollo dei valori dell’umanesimo, il prevalere della forza, dell’ambiguità più feroce, il trionfo del narcisismo e della pochezza emergono da questo testo per ritrovarsi intatti tra le pieghe dei giorni stranianti e strazianti che stiamo vivendo. È incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio.

Nella tragedia Le Supplici, scritta da Euripide e rappresentata per la prima volta tra il 423 e il 421 a.C., un gruppo di donne di Argo, madri dei guerrieri argivi morti nel fallito assalto a Tebe (quello raccontato da Eschilo nei Sette contro Tebe), si riunisce presso l’altare di Demetra ad Eleusi per supplicare gli ateniesi di aiutarle a dare degna sepoltura ai figli, poiché i tebani negano la restituzione dei cadaveri. Il re ateniese Teseo, grazie all’intercessione della madre Etra, decide di aiutarle. Quando un araldo tebano giunge per intimare a Teseo di non intromettersi negli affari di Tebe, invano Teseo tenta di indurre l’araldo all’osservanza della propria legge che impone di onorare i morti, ingaggiando con lui un dialogo nel quale il re difende i valori di democrazia, libertà, uguaglianza di Atene, contrapposti alla tirannide di Tebe.

L’accordo non viene trovato e la guerra tra le due città è inevitabile, e viene vinta da Atene, con la conseguente restituzione dei cadaveri. Il re di Argo Adrasto, che accompagna le madri, si incarica di celebrare i caduti con un discorso. Il corteo con i corpi dei capi argivi caduti entra così in scena; Adrasto recita l’elogio di ciascuno di essi, quindi si procede al rito funebre. Per volontà di Teseo il rogo di Capaneo è allestito separatamente dagli altri, al fine di onorare diversamente l’eroe colpito dal fulgore di Zeus; Evadne, moglie di Capaneo, non regge alla commozione e, per riunirsi al marito, si getta sul rogo in fiamme. Mentre i figli dei caduti sfilano con le ceneri dei propri cari, finalmente sepolti, ex machina compare Atena, che fa impegnare con un giuramento solenne Teseo e Adrasto a un’eterna alleanza fra Atene e Argo.

In questo adattamento, tradotto ad hoc da Maddalena Giovannelli, è prevista una riduzione a sette attrici che interpreteranno le madri, il coro e i vari personaggi. In scena saranno Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin.

“Supplici è un testo raramente rappresentato al mondo, perché particolare, è un testo politico, civile, prettamente dialettico e quindi poco epico e poco teatrale. – racconta la Sinigaglia Siamo abituati ad un Euripide molto umano, dove accadono vicende calde tra i personaggi e quindi tra gli attori in scena. Invece in questo testo, Euripide sembra ragionare profondamente sulla democrazia, la va a sviscerare fino al punto di intuire quasi l’impossibilità dell’essere umano di trovare una società giusta. Il fatto che lui lo intuisse agli albori della democrazia nel V secolo a.C. è fortissimo, peraltro intuendo anche la natura violenta e distruttiva dell’uomo non permette all’uomo di costruire alcuna società pacifica.”

Un rito funebre che si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo.

Supplici

di Euripide

Traduzione      Maddalena Giovannelli e Nicola Fogazzi

con Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin

 

Regia               Serena Sinigaglia

Cori                 Francesca Della Monica
Scene              Maria Spazzi

Costumi           Katarina Vuckcevic

Luci                 Alessandro Verazzi

Musiche e sound design Lorenzo Crippa
Movimenti scenici e training fisico Alessio Maria Romano

Produzione ATIR – Nidodiragno/CMC Fondazione Teatro Due, Parma
con il sostegno di NEXT ed. 2021/2022 Progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo

 

Premio della Critica 2022 – Associazione Nazionale dei Critici di Teatro

NOTE DI REGIA

di Serena Sinigaglia

 

Amo i classici da sempre: con essi imparo cos’è il teatro e cos’è l’essere umano.

Con i contemporanei imparo a conoscere la realtà presente e l’epoca in cui vivo.

Insomma classico e contemporaneo si riguardano, si specchiano l’un con l’altro, si nutrono a vicenda. Come tradizione e innovazione.

Da anni voglio affrontare “Le supplici” di Euripide: adesso è arrivato il momento di farlo.

Il crollo dei valori dell’umanesimo, il prevalere della forza, dell’ambiguità più feroce, il trionfo del narcisismo e della pochezza emergono da questo testo per ritrovarsi intatti tra le pieghe dei giorni stranianti e strazianti che stiamo vivendo.

È incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio.

La democrazia ateniese fa acqua da ogni parte, contraddice i suoi stessi valori, è populismo che finge di affermare i sacri valori della libertà. È manipolazione a tratti persino grossolana, si chiama democrazia ma assomiglia troppo ad un’oligarchia. Sembra lo strumento migliore per scansare le responsabilità e restare ad ogni costo sempre e comunque impuniti. È la legge del più forte, anche se apparentemente garantisce spazio e parola a tutti.

Le supplici sono le sette madri degli eroi uccisi presso le porte di Tebe. Giungono ad Atene per implorare Teseo: recuperi i cadaveri dei vinti, dei figli uccisi, a costo di fare guerra a Tebe che non li vuole restituire.

Tebe sotto la tirannide di Creonte, Atene sotto la democrazia di Teseo. Ancora una volta una stranezza: può essere la democrazia in mano ad una persona sola? Non è una contraddizione in termini?

Il discorso tanto caro a Euripide, che parla di pacifismo e amore tra i popoli, di dolore e di pietà di queste madri che hanno perso i figli, di un intero paese che ha perso i propri eroi, si intreccia con un sottile ragionamento politico, capace di rendere questa tragedia un unicum per l’antichità.

Sette madri, sette attrici: Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Deborah Zuin.

Queste attrici straordinarie, a cui mi lega un lungo sodalizio artistico, interpreteranno dunque il coro delle supplici e saranno anche, di volta in volta, i diversi personaggi della tragedia: Teseo, l’araldo tebano, Etra, Adrasto, il messaggero, il coro dei bimbi, Atena.

Un rito funebre che si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo. Che siano le donne a compiere questo viaggio di ricostruzione e conoscenza mi è parso necessario e naturale.

 

BIOGRAFIA SERENA SINIGAGLIA

Serena Sinigaglia (1973) si diploma al corso di regia teatrale presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Dal 1996 è fondatrice e direttore artistico di ATIR. Dal 2007 AL 2017 è stata anche direttore artistico del Teatro Ringhiera di Milano.

Il suo percorso registico nel teatro di prosa da sempre si è articolato attraverso diversi filoni. Quello dei classici, tra i quali si ricordano spettacoli come: “Romeo e Giulietta” e “Lear ovvero tutto su mio padre” di W. Shakespeare, “Troiane” da Euripide, “Donne in parlamento” da Aristofane, “Nozze di Sangue” di Federico García Lorca, tradotto in barbaricino da Marcello Fois. Quello legato alla drammaturgia contemporanea, con la realizzazione di spettacoli, quali: “1943 – Come un cammello in una grondaia” tratto dalle Lettere dei condannati a morte della resistenza europea; lo spettacolo premio UBU “Natura morta in un fosso” di Fausto Paravidino con Fausto Russo Alesi; “L’età dell’oro” di e con Laura Curino; “Il grigio” di Gaber/Luporini, produzione Piccolo Teatro di Milano; i due capitoli del progetto Incontro con epoche straordinarie: “1968” e “1989 – crolli”; “La cimice” di Majakovskij, produzione Piccolo Teatro di Milano (2009); “La bellezza e l’inferno” di e con Roberto Saviano per il Piccolo Teatro di Milano; “Napoli non si misura con la mente” di Mario Santanelli produzione Napoli Teatro Festival 2009 e RAI in collaborazione con ATIR; “Prospettive per una guerra civile” di Enzensberger; “Settimo” di Serena Sinigaglia al Piccolo Teatro di Milano (2012); “Ribellioni Possibili” di Luis García-Araus e Javier García Yague, produzione ATIR candidata agli UBU 2013; nel 2014 “Italia Anni Dieci” di Edoardo Erba, produzione ATIR, e “Alla mia età mi nascondo ancora per fumare” della drammaturga franco-algerina Rayhana, produzione ATIR con il contributo di SETT Festival di Stoccarda.

Nel 2015 firma la regia del primo serial teatrale in Italia, “6Bianca” di Stephen Amidon, prod. Fondazione del Teatro Stabile di Torino e quella di “Utøya” di Edoardo Erba, prod. Teatro Metastasio; nel 2016 ha diretto “Nudi e crudi” di Alan Bennet, per la Artisti Associati, e “Tre alberghi” di Jon Robin Baitz, prod. del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Sempre nel 2016 dirige “32.16” di Michele Santeramo, prod. ATIR, e “Ivan – liberamente tratto da I Fratelli Karamazov” con Fausto Russo Alesi, coproduzione ATIR e Teatro Donizetti di Bergamo; nel 2017 firma la regia di “Rosalyn” di Edoardo Erba, de “Le allegre comari di Windsor” di W.Shakespeare, prod. Teatro Bellini di Napoli, e di “Isabel Green” di Emanuele Aldrovandi, prod. ATIR. Nel 2018 realizza “Macbeth” di W. Shakespeare, prod. Teatro Stabile di Bolzano, e “Fame mia, quasi una biografia” di A. Marchioro e G. Scotti, prod. AGIDI. Nel 2019 per lo Stabile di Bolzano firma “La bancarotta”, da Goldoni, con Natalino Balasso, e “Europa Cabaret”, e “La camera azzurra” di G.Simenon, produzione Cooperativa CMC-Nido di Ragno; nel 2020 dirige “Il nodo” di J.Adams, con Ambra Angiolini e Ludovica Modugno, prod. Goldenart Production srl, e “Se non posso ballare” tratto da “Le valorose” di S. Dandini, con Lella Costa, prod. Mismaonda. Inoltre, a settembre 2020 progetta e dirige l’evento pubblico “98 giorni”, produzione Teatro Fraschini di Pavia.

Dal 2001 Sinigaglia si misura con l’opera lirica in diversi allestimenti tra cui citiamo quelli degli ultimi anni: nel 2019 “L’incoronazione di Poppea” di C. Monteverdi, produzione Teatro dell’Opera di Kiel; nel 2018 per la produzione del Grand Theatre de Geneve “Pagliacci” di R. Leoncavallo e “Giasone” di F. Cavalli nel 2017; nel 2014 “Tosca”, produzione Teatro La Fenice di Venezia.

Nel maggio del 2008 pubblica, per la casa editrice Rizzoli, il suo primo romanzo “E tutto fu diverso”. Tra i premi si ricordano: Premio nazionale di regia al femminile Donnediscena (2005); Premio Franco Enriquez (2006); Premio Milanodonna 2007 del Comune di Milano; Premio Regium Giulii 2008 per la miglior opera prima col romanzo “E tutto fu diverso”; Premio Milano per il Teatro 2009 per il miglior spettacolo con “L’Aggancio”; la candidatura ai Premi UBU 2013 con lo spettacolo “Ribellioni Possibili”, Premio della Critica 2014 e Premio Hystrio alla Regia 2015.

Insegna recitazione per la scuola del Teatro stabile di Torino dal 2017, per la scuola del Piccolo Teatro di Milano dal 2016 e per la Naba dal 2014.

Fa parte di giurie tra le quali si segnalano: Premio Hystrio (dal 2000), Premio Matteotti, premio letterario indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (edizione 2014), Premio Scenario (2015), Premio Riccione/Tondelli (2015), Testinscena (2017).

BIOGRAFIA FRANCESCA CIOCCHETTI

Si diploma nel 2001 presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Entra nella Compagnia Giovani del Teatro Stabile di Torino con “Sogno di una notte di mezza estate” regia M. Dioume, “Pene D’Amor Perdute” regia D. Pitoiset e “Romeo e Giulietta” regia di J. C. Saiss. Sempre per il Teatro Stabile di Torino “Il Marat/Sade” regia W. Le Moli e “La Peste”di A. Camus regia di F. Longhi. Nel 2004 ottiene il diploma di specializzazione presso il Centro Teatrale Santa Cristina e inizia una lunga collaborazione con Luca Ronconi recitando ne ”La mente da sola: mosaico di lettere”, “Lezioni su testi di H. Ibsen”, ”Il gabbiano” di A Cechov, “Troilo e Cressida” e “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare,  “Lo specchio del diavolo” di G. Ruffolo, “Il ventaglio” di C. Goldoni, “Itaca” di B. Strauss, “Giusto la fine del mondo” di J. L. Lagarce, ”La modestia” e “Il panico” di R. Spregelburd, “Santa Giovanna dei macelli” di B.

Brecht, “Lehman Trilogy” di S. Massini. Lavora inoltre con Carmelo Rifici ne “I Pretendenti” di Lagarce e “Nathan il saggio” di Lessing; con Serena Sinigaglia ne “La Cimice” di Majakovskij; con Daniele Salvo in “Otello” di Shakespeare e “Coefore/Eumenidi” di Eschilo; con Gigi Proietti in “Romeo e Giuletta”; con Luca Zingaretti ne “La torre d’Avorio”. Con la regia di Peter Greenaway partecipa al Progetto Venaria a Torino. Con Federico Tiezzi lavora in “Questa sera si recita a soggetto” di Pirandello e “Ifigenia in Aulide” di Euripide; con Giorgio Barberio Corsetti ne “Le rane” di Aristofane e “Re Lear” di Shakespeare; diretta da Massimo Popolizio recita nel “Nemico del Popolo” di Ibsen. Con la regia di Andrea Chiodi per il Centro Teatrale Bresciano nel 2021 “The Children”di L. Kirkwood e per il Festival di Napoli  “Il Purgatorio. La notte lava la mente” regia di Federico Tiezzi

Premi:

  • Premio Nazionale Lina Volonghi
  • Premio Virginia Reiter
  • Premio dell’Associazione Nazionale Critici
  • Premio Duse miglior giovane attrice
  • Premio Ubu come miglior attrice non protagonista

 

 

BIOGRAFIA MATILDE FACHERIS

Attrice e cantante diplomata nel 1999 alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi.

Dal 2015 al 2018 recita con Angela Finocchiaro in “Calendar girls”, regia di Cristina Pezzoli, produzione Agidì e Enfi Teatro.

È socia ordinaria della compagnia ATIR, Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca, con la quale lavora come attrice, sotto la guida registica di Serena Sinigaglia, negli spettacoli: “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, “Baccanti” e “Troiane” di Euripide, “Come un cammello in una grondaia: lettere dei condannati a morte della resistenza europea”, “1989 Crolli”, “Ribellioni possibili” di Luis Garcìa-Araus e Javier Garcìa Yagüe, “Alla mia età mi nascondo ancora per fumare” di Rayana.

Nel 2019 debutta con lo spettacolo, da lei ideato, “Per aspera ad astra: omaggio a Mia Martini”, produzione Atir.

Lavora anche con i registi Enzo Iacchetti nel diversamente musical “Come Erika e Omar”, Simon McBurney in un’opera lirica alla Scala di Milano, Francesco Frongia, Francesco Micheli, Claudio Autelli nell’”Otello” di Shakespeare nel quale interpreta Emilia, Marcela Serli, Alberto Salvi, Rita Pelusio e Sabrina Sinatti.

Ha collaborato per dieci anni con la regista Michelina Capato e la Cooperativa Estia, in qualità di attrice ed insegnante, presso la Casa di Reclusione di Bollate a Milano, con la compagnia Teatro Instabile composta da attori detenuti ed ex detenuti.

Nel 2011 lo spettacolo “Lavorare…stanca” da lei ideato, diretto e interpretato vince il I° Premio al Festival Anteprima89: “Per aver affrontato con sensibilità rara e investimento personale tematiche universali particolarmente sentite in quest’epoca quali quelle del lavoro e del rapporto tra il tempo del lavoro e la libertà dell’individuo”.

Insegna in numerose scuole fra le quali: Teatro Prova di Bergamo, Campo Teatrale di Milano, Teatro Inverso di Brescia, Tae Teatro di Treviglio e nel Progetto Teatrale “Gli spazi del teatro” della compagnia A.T.I.R. rivolto a cittadini diversamente abili.

È attrice e trainer del Kollettivo Drag King del Teatro Ringhiera: un gruppo di donne dalle varie esperienze e professionalità che indaga, esprime e mette in scena il proprio “lato maschile”.

 

 

BIOGRAFIA MARIA PILAR PEREZ ASPA

Nata a Zaragoza (Spagna) si trasferisce in Italia nel 1992 dopo essersi diplomata alla ‘Escuela de Teatro del Excmo. Ayuntamiento de Zaragoza’. Nel 1996 si diploma alla Scuola D’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Lo stesso anno fonda assieme a Serena Sinigaglia l’ATIR, compagnia riconosciuta a livello internazionale con cui farà spettacoli come: Romeo e Giulietta, Le Baccanti, Where is the Wonderful life, Come un cammello in una grondaia, Il Che, Le Troiane, Rosa la rossa, Donne in parlamento, Buona notte Desdemona, Il Duende, La fiaccola sotto il moggio, Federico, Ribellioni Possibili, Italia anni 10. Alla mia età mi nascondo ancora per fumare, Isabel Green.

Ha lavorato tra gli altri con Luca Ronconi (La mente da sola 2006, Cinque testi di Ibsen 2008, Un altro gabbiano 2009, Il Panico 2013), Peter Greenaway (Blue Planet 2008), Dominique Unternehr (CDN Bordeaux 2002) Mario Martone, Giampiero Solari, Gabriele Vacis, Armando Punzo, Gigi Dall’Aglio, Francesco Micheli, Fausto Russo Alesi, Leo Muscato, Lisa Natoli (Lear 2015) Carmelo Rifici (Yerma 2013, Gabbiano 2015) Roberto Rustioni (Donne che sognarono cavalli 2016), Orlando Cinque (Creditori 2018)

Assistente e traduttrice di Rodrigo García per il progetto Ecole des maîtres (2005)

Nel 2011 scrive ‘Federico, vita e mistero di García Lorca’ sulla vita del poeta spagnolo.

Nel 2012 traduce e porta in Italia ‘Ribellioni possibili’ di Luís García Araus, nominato ai premi Ubu 2013 come miglior novità straniera.

Nel 2015 scrive e porta in scena ‘L’età proibita’ spettacolo sulla vita della scrittrice Marguerite Duras, vincitore della selezione visionari Kilowatt 2015.

Nel 2016 scrive e porta in scena ‘racconti di zafferano’.

Nel 2017 dirige e porta in scena il reading ‘La porta’ di Magda Szabó insieme a Maria Paiato.

Nel 2017 debutta con ‘Isabel Green’ di Emanuele Aldrovandi diretto da Serena Sinigaglia.

Lirica: Nel 2018 dirige al festival Donizettiano di Bergamo ‘Il castello di Kenilworth’ di G. Donizetti.

Premi:

  • Premio nazionale Virginia Reiter come migliore attrice teatrale 2005.
  • Nominata ai premi Ubu 2005 come miglior attrice non protagonista.
  • Premio Miriam Fumagalli 2015
  • Premio Miriam Fumagalli 2017

 

 

BIOGRAFIA ARIANNA SCOMMEGNA

Classe 1973, si diploma come attrice nel 1996 presso la Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi.

Premio Lina Volonghi 1996; Premio Nazionale della Critica nel 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014. Benemerenza Civica Gelso D’Oro 2021 Cernusco S/N, Milano.

Dal 1996 è socia fondatrice della compagnia teatrale Atir, con la quale realizza, oltre a numerosi spettacoli, anche progetti di carattere sociale; nel novembre 2021 prende il testimone da Serena Sinigaglia e viene nominata Direttrice Artistica con Mattia Fabris e Nadia Fulco di Atir.

In TEATRO, dal 1996 è diretta da Serena Sinigaglia in decine di lavori su testi classici e contemporanei. Tra questi Romeo e Giulietta, Lear e Macbeth di W. Shakespeare, Baccanti e Troiane di Euripide, Donne in Parlamento di Aristofane, Il Nodo di Johnna Adams, Utoya di Edoardo Erba, Qui città di m. di Piero Colaprico, Potevo essere io di Renata Ciaravino, Di A Da In Con Su Per Tra Fra Shakespeare della stessa Sinigaglia.

Collabora con i più importanti Teatri Stabili italiani tra i quali Milano, Torino, Parma, Genova, Bolzano, Prato e partecipa come attrice, in molte occasioni in ruoli da protagonista, a numerosi allestimenti di registi di primo piano della scena nazionale e internazionale.

Tra gli spettacoli: La Mollidivertimento alle spalle di Joyce, regia di Gabriele Vacis; Ritorno a casa di H. Pinter, regia di Peter Stein; Night bar di H. Pinter e L’Intervista di Natalia Ginzburg regia di Valerio Binasco; Antigone di Sofocle diretta da Gigi Dall’Aglio, con la cui regia l’attrice si era già confrontata per Cleopatràs e Mater Strangosciàs di Testori; Misery regia di Filippo Dini. Madre Coraggio di Brecht regia di Cristina Pezzoli. Con la regia di Veronica Cruciani ha recitato ne Il ritorno di Sergio Pierattini, La Palestra ore 18.00 di Giorgio Scianna e Due donne che ballano di J.M Benet. Con Renato Sarti è interprete di Matilde, Un tram per San Vittore mentre si immerge nella poesia di Alda Merini in Magnificat diretta da Paolo Bignamini.

Fa un’incursione nell’opera lirica diretta dal regista di fama mondiale Graham Vick nel ruolo del Narratore dell’opera Zaide di Mozart, coproduzione Teatri di Opera Lombardia, Teatro dell’Opera di Roma.

Nel CINEMA l’attrice figura nel cast delle pellicole: Tolo Tolo di Checco Zalone, 3/19 e Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini, Fai bei sogni di Marco Bellocchio, Scialla! di Francesco Bruni, La variabile umana di Bruno Oliviero, Il dolce rumore della vita di Giuseppe Bertolucci.

 

 

BIOGRAFIA GIORGIA SENESI

TEATRO

2018/19 “ALLA MIA ETA’ MI NASCONDO ANCORA PER FUMARE” di Rayhana, regia di Serena Sinigaglia

2017/18 “IFIGENIA, LIBERATA” regia di Carmelo Rifici

2016 “INVIDIATEMI COME IO HO INVIDIATO VOI” regia di Tindaro Granata

2015/16 “IL GABBIANO” di A. Checov, regia di Carmelo Rifici

2015 “FARFALLE” regia di Emanuele Aldovrandi

2014/15 “ELENA” di Euripide, regia di Guido De Monticelli

2006/14 “ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI” di C. Goldoni, regia di G. Strehler (Beatrice)

2014 “ELENA” di Euripide, regia di Guido De Monticelli (Elena)

“OMAGGIO A WISŁAWA SZYMBORSKA” letture – Festival Isola delle storie di Gavoi

2013 “PER MARIANGELA” serata dedicata all’attrice Mariangela Melato

2010 “MAMMA MAMMAZZA” di Aquilino, regia Stefano De Luca (mamma)

2006 “GIÙ DAL MONTE MORGAN” di A. Miller, regia di Sergio Fantoni (Lea)

2004 “LE MEMORIE DI ADRIANO” di M. Yourcenar, regia di Maurizio Scaparro (Plotina)

2003 “QUEL CHE SAPEVA MAISIE” di Henry James, regia di Luca Ronconi (Ida Farange)

2001/02 “PROMETEO BACCANTI RANE” progetto Siracusa, regia di Luca Ronconi – Coro

2001 “IL LIBERTINO” di E. E. Smith, regia di Sergio Fantoni (Antoinette Diderot)

2001 “CERONETTI CIRCUS” di Guido Ceronetti, regia di Guido Ceronetti

2000 “IL SOGNO” di A. Strindberg, regia di Luca Ronconi (La Madre)

2000 “MATERIALI PER UNA TRAGEDIA TEDESCA” di A. Tarantino, regia di Cherif

1997 “LE NOZZE DEI PICCOLO BORGHESI” di B. Brecht, regia di Corrado D’Elia (la sposa)

1996/97 “L’AVARO” di Moliére, regia di Lamberto Puggelli (Elisa)

1996/97 “PINOCCHIO” di Collodi, regia di Stefano De Luca (Fata)

1995 “I GIGANTI DELLA MONTAGNA” di L. Pirandello, regia di Giorgio Strehler

1993 “IL TEATRO COMICO” di C. Goldoni, regia di Enrico D’Amato (Eleonora)

1993 “IL GABBIANO” di A. Cecov, regia di Enrico D’Amato (Arkadina)

1992 “FAUST FRAMMENTI” di J. W. Goethe, regia di Giorgio Strehler

n.d. “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE” di W. Shakespeare, regia di Karin Beier (Elena)

TELEVISIONE

2019 “MARE FUORI” regia di Carmine Elia

2018 “LA PORTA ROSSA 2” regia di Carmine Elia

2014 “UN PASSO DAL CIELO 3” regia di J. Michelini, M. Vullo e R. Mosca

2013 “L’ASSALTO” regia di Ricky Tognazzi

2011 “DON MATTEO 8” regia di Carmine Elia

2009 “PILOTI” sit-com, registi vari

2008 “TERAPIA D’URGENZA” regia di C. Elia, L. Gaudino e G. Tescari

“VIVALDI THE RED PRIEST”per la BBC, regia di Liana Marabini

2007 “LA STRANA COPPIA” sit-com, regia di Lucio Pellegrini e Max Croci

“CENTOVETRINE” registi vari

2003 “LA DIGA” regia Fulvio Bernasconi (Prot. Elena)

1995 “OCCHIO DI FALCO” per la regia di Vittorio de Sisti

CINEMA

2013 “LA VARIABILE UMANA” regia di Bruno Oliviero

2010 “LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI” regia di Saverio Costanzo (Elena madre di Alice)

In concorso al 67ma Mostra del Cinema di Venezia

2009 “GENERAZIONE 1000 EURO” regia di Massimo Venier

1999 “TUTTI GLI UOMINI DEL DEFICIENTE” regia di Paolo Costella

RADIO

Per la radio rai Svizzera e Italiana partecipa a diverse commedie diretta da T. D’Alfonso, V. Andreani, G. De Monticelli

 

 

BIOGRAFIA SANDRA ZOCCOLAN

Diplomata nel 1996 alla Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi, ho lavorato con maestri  quali Thierry Salmon, Silvio Soldini, e Gabriele Vacis. Quest’ultimo mi ha fatto scoprire la passione per il canto e l’improvvisazione corale, partecipando dopo la scuola agli spettacoli “Canto per Torino” e “Gli uccelli” di Aristofane, insieme alla Banda Osiris, Eugenio Allegri e altri comici. Sempre alla Paolo Grassi ho conosciuto Serena Sinigaglia e i compagni di ATIR. Insieme abbiamo condiviso  lunghe tournée ed importanti esperienze formative, come il viaggio in Albania, dove abbiamo preparato lo spettacolo “Baccanti” di Euripide, nel ruolo di Agave, insieme alle allieve della scuola d’arte drammatica di Tirana. Abbiamo allestito classici (“Romeo e Giulietta”, “Baccanti”, “Troiane”, “Lear”, “Donne in Parlamento”), e drammaturgie contemporanee (“Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea”, “1968”,  “1989-Crolli”, “Italia anni 10”, “Alla mia età mi nascondo ancora per fumare” di Rayhana).

Nel 2018 ho recitato in Antigone di Sofocle, regia di Gigi Dall’Aglio, nel ruolo del Corifeo.

Nel 2022 recito in “Supplici” di Euripide, nel ruolo di Evadne e del Coro, regia di Serena Sinigaglia.

Oltre a recitare, ho scelto e composto le musiche degli spettacoli diretti da Serena Sinigaglia, come in  “Donne al parlamento” insieme a Carlo Boccadoro,  “ La cimice” di Majakovski,  con Paolo Rossi, e  “Settimo, la fabbrica e il lavoro”,  presentati al  Piccolo Teatro di Milano, “Nudi e crudi” di Alan Bennett, con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi, Macbeth, con Arianna Scommegna e Fausto Russo Alesi,  “Se non posso ballare” con Lella Costa,   “Carcano in pè”, tutt’ora in scena al teatro Carcano di Milano,  “La peste. Il coraggio di essere uomini” di Emanuele Aldovrandi, tutt’ora in scena.

Colonna sonora e laboratori di canto finalizzati al’evento “Odissea”, regia di Serena Sinigaglia e presentato al Teatro Carcano di Milano

Ho approfondito la conoscenza della voce e del canto e tengo tuttora laboratori per attori, a partire dall’improvvisazione corale. Negli anni passati, ho fatto parte di cori diretti dal maestro Oskar Boldre. Grazie al maestro Boldre sono andata in tournée con Anna Oxa, nel ruolo di corista.

Insieme al regista Francesco Micheli, ho preparato tre concerti su Mia Martini, Milly, e Caterina Caselli, e recitato nell’Opera da tre soldi nel ruolo di  Macky Messer. Il canto è stata una presenza costante anche in altri spettacoli, quali “All’amore io ci credo”, regia di Marcela Serli, “Per una donna” scritto da Letizia Russo e il reading teatrale “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza, andato in scena al Teatro Franco Parenti.

Nel 2019: Per aspera ad astra, musical reading su Mia Martini, andato in scena anche al Teatro Manzoni e al Castello Sforzesco di Milano nel 2021, e tutt’ora in tournée.

Reading teatrale e musicale su “ Chavela Vargas”

2021: Reading teatrale e musicale “Bang bang …Di colpo lui!”, la storia di Tenco e Dalida, andato in scena anche al Teatro Gerolamo di Milano e tutt’ora in tournée.

 

 

BIOGRAFIA DEBORA ZUIN

Diplomata alla scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da G. Strehler nel 1996.

Partecipa a numerose produzioni del Piccolo Teatro di Milano: da Madre coraggio di Sarajevo I giganti della montagna regia di G. Strehler a Storia di una gabbianella… diretta da W. Pagliaro e G. Jancu, Lux in tenebris, Oriazi e curiazi, Il teatro comico per la regia di  E.D’amato.

Ha lavorato tra gli altri con M. Baliani nel progetto Porti del Mediterraneo, con A.Arias in Pene di cuore di una gatta francese (Premio Moliere come miglior spettacolo musicale -versione in lingua francese e versione in lingua italiana) e con P. Stein nel ruolo di Meroe in Penthesilea. E’ Ismene in Antigone di Brecht per la regia di F. Tiezzi, lavora sotto la direzione di F.R.Alesi in Edeyen, A. Genovesi in Happy Family, A. Taddei in Chi ruba un piede.. G. Baraldi, A. Castellucci, Animanera in Fine Famiglia e Senza famiglia, C. Accordino in Frammenti di me, S. Sinatti in TRE di R. Gabrielli…

Con Luca Ronconi in Atti di guerra e  Lo specchio del diavolo, con il Teatro dell’Elfo ne La discesa di Orfeo di T. Williams, regia E. De Capitani e la ripresa di The History Boys regia F. Bruni/E. De Capitani.

Collabora negli ultimi anni di nuovo con Federico Tiezzi per cui è Diamante nei Giganti pirandelliani, Adela Quested in Passaggio in India, Lucia ne I promessi sposi alla prova, partecipa alla produzione di Uccelli di Aristofane e di Ifigenia in Aulide al teatro greco di Siracusa. E’ una delle tre Rosaure nel Calderon di Pasolini prodotto dal Teatro di Roma e Martha Freud nello spettacolo Freud prodotto dal Piccolo Teatro di Milano nel 2018.

Tra le ultime produzioni: Un altro Amleto di Magdalena Barile del gruppo milanese Animanera. Con Nicola Stravalaci firma la regia di Oredamore scritto da R. Lisma. Protagonista del monologo Yourcenar/Clitennestra e della trasposizione drannaturgica di Solaris entrambi regia di P.Bignamini. E’ nel cast dello Strano caso del cane ucciso a mezzanotte del teatro Elfo Puccini per le stagioni 2018/2019/2020, regia di F. Bruni ed E. De Capitani.

Poche apparizioni video con A. Sironi, B.Bigoni, G. Salvatores, P. Greenaway, M.Maccaferri, C. Centimeri, F. Gasparetto, S. Romano.

Collabora da alcuni anni con la casa di produzione audiolibri Alfaaudiobook. Dal 2014 fa parte del collettivo artistico Femmes Nomades con sede all’ARTA di Parigi.

Premi:

  • Premio della critica Parolegesto Imola 1998  
  • Premio Virginia Reiter 2003 
  • Premio Eleonora Duse – Attrice emergente 2005
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