Stagione Notte 2022/ 2023 Natura est vita

Stagione Notte 2022/ 2023 Natura est vita

Stagione Notte 2022/ 2023
Natura est vita

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La Stagione Notte 2022-23 del Teatro Sociale di Como entra a far parte delle celebrazioni per il bimillenario della nascita di Plinio Il Vecchio.
Il Teatro dedica questa programmazione al famoso scrittore, ammiraglio e naturalista nato proprio a Como il 23 d.C., intitolandola con una sua citazione: Natura est vita.
Un avvenimento importante lega il Sociale a Plinio. Durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., Plinio si trovava a Miseno a capo della flotta imperiale romana. Con l’obiettivo di salvare dei suoi amici e, spinto da un’innata curiosità di osservare da vicino il fenomeno, partì e approdò a Castellammare di Stabia dove trovò la morte, soffocato dalle esalazioni del vulcano. È questa la scena raffigurata da Alessandro San Quirico, grande scenografo e pittore della prima metà del 1800, sul velario storico del Teatro, che viene calato e reso visibile nelle occasioni più importanti.
Uomo d’armi e di lettere, Plinio raccolse in una sintesi umanistico-scientifica le basi del sapere, fedele al principio dell’utilitas iuvandi, ovvero dell’andare incontro alle necessità degli uomini mediante la divulgazione della cultura. Fu così che pubblicò nel 77 Naturalis Historia, un’opera enciclopedica composta da 37 libri che tratta numerosi argomenti: cosmologia e geografia, antropologia, zoologia, botanica ed agricoltura, medicina, mineralogia, metallurgia e storia dell’arte.

Sullo spunto di Plinio, il Teatro Sociale continua a interrogarsi sulla Natura e sull’attuale situazione globale che stiamo vivendo, proseguendo il percorso di sviluppo sostenibile per essere sempre più portatore di messaggi di consapevolezza.
Un fil rouge che lega alcuni spettacoli della programmazione, senza dimenticare ciò che lega da sempre le Stagioni Notte: l’alta qualità artistica e la varietà dei generi di spettacolo offerti al pubblico.

 

Come sempre, apriranno il cartellone le OPERE LIRICHE prodotte da OperaLombardia. A dare il via sarà il Don Giovanni di Mozart (29 settembre e 1 ottobre) per la regia di Mario Martone, ripresa da Raffaele Di Florio, e sotto la direzione del giovane M° Riccardo Bisatti. Il 14 e 16 ottobre è in scena la figura femminile di Norma di Bellini, con la regia affidata a uno sguardo anch’esso femminile, quello di Elena Barbalich, mentre il direttore sarà Alessandro Bonato. Dopo moltissimi anni, torna a Como La Gioconda (10 e 13 novembre). A mettere in scena il dramma veneziano di Ponchielli sarà il regista, scenografo e costumista Filippo Tonon, che vanta una lunga esperienza come assistente alla regia di importanti registi d’Opera come Zeffirelli, Pizzi, De Ana, prima di lavorare come regista nei principali teatri d’opera, mentre a dirigere l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona sarà Francesco Ommassini. Il 9 e 11 dicembre sarà la volta del terzo titolo della trilogia popolare di Giuseppe Verdi per cui Opera Lombardia aveva indetto un concorso internazionale di regia per under35. Regista vincitore per La Traviata è Luca Baracchini, affiancato da un altrettanto giovane direttore, Enrico Lombardi. Chiude la stagione d’opera, il 13 e 15 gennaio, Napoli milionaria! di Nino Rota su libretto di Eduardo De Filippo.

 

Si continua con la musica. Per la stagione CONCERTISTICA si alterneranno orchestre e solisti. Per la stagione CONCERTISTICA si alterneranno orchestre e solisti. Il primo è Alessandro Taverna, che si esibirà al pianoforte sulle musiche di Chopin, Liszt e Rachmaninov in un concerto in collaborazione con Arte & Musica sul Lario 2022 (25 ottobre). Il 23 novembre torna l’Orchestra Haydn in Un Do minore al quadrato, su musiche di Mozart e Schubert, con il direttore e pianista solista Florian Krumpöck.
Da questa stagione all’interno di CoMo – Como nel Mondo, il Teatro Sociale di Como ospiterà ogni anno il concerto di un artista del territorio comasco riconosciuto a livello internazionale. Ad inaugurare questa rassegna saranno Davide Alogna e il Quartetto Eos in Très Animé, accompagnati al pianoforte da Enrico Pace (17 gennaio). Nella prossima Stagione 2023-24, l’artista ospite sarà Mattia Petrilli, celebre flautista comasco e oggi Primo Flauto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Il 9 marzo grande ritorno anche per Enrico Melozzi, questa volta come Direttore dell’Orchestra Notturna Clandestina, per un concerto che spazierà da Verdi a Sollima, da Mozart allo stesso Melozzi, passando per Schubert e Nirvana. Il 21 aprile sarà protagonista il violino di Anna Tifu insieme all’Orchestra di Padova e del Veneto. Chiuderà l’appuntamento OFF del Conservatorio di Como con l’Orchestra di fiati del Conservatorio (10 maggio).
Non mancherà la rassegna CAMERA CON MUSICA, con numerosi appuntamenti in Sala Bianca la domenica mattina alle ore 11.00.

 

Nomi importanti anche per la DANZA. Il 4 novembre Aterballetto mette in scena Don Juan, con la coreografia firmata da Johan Inger, vincitrice del Premio Danza&Danza ‘Miglior produzione’ 2020. Il 22 novembre la Compagnie Hervé Koubi porta a Como Boys don’t cry, creazione del 2018 di Hervé Koubi, artista francese di origine algerina che ha creato la sua compagnia nel 2000 ottenendo un rapido successo a livello internazionale. Lo spettacolo alterna momenti di contemporanea, hip-hop e di parlato, e racconta cosa significa scegliere di diventare ballerino quando sei un ragazzo, specialmente quando provieni da Paesi dove la differenza di genere pesa ancora tanto sui destini individuali. Riproponiamo Parsons dance, il 2 dicembre, già in programma lo scorso inverno e purtroppo cancellato, in quanto la compagnia si era trovata costretta, causa Covid, a rinviare la tournée europea.
Per chiudere l’anno sulle punte, il 31 dicembre ancora il Capodanno a teatro, con l’icona dei balletti classici ottocenteschi, Il lago dei cigni, e il Russian Classical Ballet. Dopo il balletto, sarà possibile aspettare la Mezzanotte in una location esclusiva: sul palcoscenico del Teatro sarà allestita una cena di gala accompagnata da musica, per vivere una serata da protagonisti.

 

La grande PROSA riprende con le doppie recite e quattro titoli in programma. Si comincia con Shakespeare e la versione di Andrea Chiodi di Sogno di una notte di mezza estate (24 e 25 novembre) con un cast di quattordici attori. Si continua poi con Ferzan Ozpetek che firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi capolavori cinematografici Mine vaganti (13 e 14 dicembre). Il classico Euripide viene portato a Teatro da Serena Sinigaglia con Supplici e 7 attrici che interpreteranno le madri, il coro e i vari personaggi (23 e 24 febbraio). Massimo Popolizio è regista e protagonista di Uno sguardo dal ponte, testo di Arthur Miller del 1955 (7 e 8 marzo).

 

Si continua con la PROSA OPEN, più leggera e divertente, in collaborazione con MyNina Spettacoli, che vede tre grandi protagonisti.
Andrea Pennacchi, conosciutissimo grazie a Propaganda Live su LA7, porta a Teatro il suo personaggio Pojana (26 ottobre). Ritornano Paolo Cevoli (3 dicembre), questa volta con lo spettacolo La Sagra Famiglia, e Teresa Mannino, con il nuovo spettacolo Il giaguaro mi guarda storto (21 dicembre).

 

Si conclude la parte teatrale con gli spettacoli della PROSA OFF, che offrono momenti e spunti di riflessione e confronto sui temi attuali della nostra società.
Ad aprire un grande interprete: Fabrizio Bentivoglio in Lettura clandestina. La solitudine di un satiro di Ennio Flaiano (20 ottobre), un viaggio alla ricerca dell’Italia d’oggi con le parole di un grande protagonista dell’Italia che fu. E poi ancora, Lella Costa ed Elia Schilton porteranno in scena Le nostre anime di notte, tratto dall’omonimo romanzo di Kent Haruf, con la regia di Serena Sinigaglia (15 novembre). Il 27 gennaio Pierluca Mariti, o meglio @Piuttosto_Che, influencer, astro nascente della comicità social, racconta qualcosa di sé con una serie di letture dal titolo Ho fatto il Classico: un reading che combina monologhi comici con momenti di improvvisazione, qualche incursione didattica e uno o due fugaci momenti emotivi. Il 9 febbraio Annagaia Marchioro porta Fame mia, uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni, liberamente ispirato al romanzo Biografia della fame di Amélie Nothomb. A seguire Settanta volte sette (14 marzo) di Controcanto Collettivo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane, raccontando la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera. In occasione del centenario della nascita di Testori e del cinquantesimo del Teatro Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah fa rivivere La Maria Brasca, nei panni di Marina Rocco.

 

Alcuni spettacoli in cartellone riprendono il tema SOSTENIBILITÀ, nelle sue varie sfaccettature, sia ambientale che sociale, e parlano di natura, di tecnologia, di difficoltà nel vivere oggi in questo mondo, ancora troppo poco attento all’ambiente e alle necessità altrui.
Si comincia con 2071 (30 ottobre), una mostra-spettacolo itinerante che propone al pubblico il tema del surriscaldamento globale, grazie a storytelling e fotografia d’autore. Il lavoro intende ripercorrere la storia del surriscaldamento dalla sua scoperta alla sua attestazione scientifica, per mettere in evidenza le strategie di mitigazione e i progetti di contrasto da divulgare come nuovo paradigma di felicità sostenibile.
Storm (15 dicembre) è la prima creazione di Emilio Calcagno per il Ballet de l’Opéra Grand Avignon, che ora dirige, e può essere letta come una metafora di un balletto destabilizzato e scosso da una forte folata di vento, con una prospettiva per il futuro sotto forma di una presunta tempesta.
Il concerto dei Sentieri Selvaggi (16 novembre) è dedicato al Naturismo, un richiamo alla necessità del ritorno a un tipo di vita elementare primitiva, spontanea, a contatto con la natura.
Gli altri. Indagine sui nuovissimi mostri (19 gennaio) affronta invece la cattiveria attuale che si aggira sui social, attraverso questi “nuovi mostri” definiti haters, gli odiatori di professione. Si parla ancora di tecnologia con Overload (30 marzo): fra distrazioni di massa e mutazioni digitali, ci muoviamo immersi in un ambiente aumentato dai media; sovrastimolati dalle informazioni, viviamo in uno stato di allerta continua che gli antichi conoscevano solo in battaglia.
Il paese delle facce gonfie (19 aprile) è invece un monologo agrodolce per un evitabile disastro ambientale. Bignami si ispira ad uno dei più gravi incidenti ambientali della storia italiana, quando il 10 luglio del 1976 una nube di diossina si è sprigionata da una fabbrica di cosmetici a Seveso. Lo spettacolo racconta un disastro ambientale che avrebbe potuto essere evitato se si fosse dato ascolto a chi aveva a cuore la salute della gente.
Chiudiamo infine con lo spettacolo dedicato al grande naturalista: Curiositas. Della vita e della morte di Plinio il Vecchio (3 maggio). Attraverso un racconto partecipato ed emozionante, la pièce, prodotta dal Teatro Sociale di Como in coproduzione con Atir, dipinge un affresco appassionato sulla vita di Plinio, le sue fragilità, il suo rapporto conflittuale con la natura, ma soprattutto la sua innata curiositas, che lo portava ovunque a togliersi il sonno per poter continuare a studiare e scrivere pagine di rara bellezza.

 

Oltre ai classici abbonamenti di genere e agli ormai collaudati abbonamenti dinamici, abbiamo creato diverse “formule” per far vivere il Teatro in maniera differente, soprattutto al pubblico più giovane.
Per i giovani dai 18 ai 30 anni abbiamo creato l’Abbonamento Under30, selezionando 6 spettacoli di diversi generi – a soli 60€ – ciascuno legato poi a serate create ad hoc, in collaborazione con l’Associazione SeFemm, come giochi, aftershow, aperitivi, approfondimenti, ecc.
Per gli UNDER40 c’è 4x40Under40, un abbonamento per 4 serate riservato a solo 40 persone con massimo 40 anni di età! Come un piccolo club privato, quattro sere da condividere iniziando dall’aperitivo, per passare poi allo spettacolo.

 

E poi ancora il cenone di Capodanno dopo il balletto, le visite guidate con aperitivo, gli incontri di approfondimento, le collaborazioni con Enti e Associazioni del territorio…

 

La Stagione del Teatro Sociale di Como, promossa in collaborazione con Ministero della cultura, Regione Lombardia, Comune di Como, con il sostegno della Società dei Palchettisti e di Fondazione Cariplo, è tutto questo e non solo.

Musical, danza, concerti, incontri, spettacoli per famiglie, una stagione che abbraccia tutti i generi per poter soddisfare ogni tipo di pubblico.

 

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