Piani diversi – Concerto Jazz

Piani diversi – Concerto Jazz

COMUNICAZIONE

A causa delle restrizioni ancora in vigore che non permetterebbero la riuscita della serata con lo spirito che l’ha sempre contraddistinta, il Teatro Sociale di Como annulla la Jam session della Notte jazz in programma venerdì 25 marzo dalle ore 22.30.
È confermato, invece, il concerto Piani diversi venerdì 25 marzo alle ore 20.30.

Coloro che hanno acquistato il biglietto della Jam session potranno chiedere il rimborso entro e non oltre il 25 marzo 2022.
Chi è in possesso del biglietto cartaceo dovrà riconsegnarlo al botteghino del Teatro per avere il rimborso monetario, chi ha acquistato online o è in possesso di un print@home può inviare una mail a biglietteria@teatrosocialecomo.it specificando nome con cui è stato effettuato l’acquisto e proprio iban per ricevere il bonifico.

ore 20.30
Piani diversi

Enrico Intra
Carlo Balzaretti
Maurizio Franco

 

Enrico Intra, Carlo Balzaretti e Enrico Franco, tre grandi interpreti apprezzati nel panorama internazionale jazz:  un incontro dialettico tra grandi pagine della musica “scritta” e l’improvvisazione jazzistica.

Il progetto Piani Diversi, nato in seno alla Gioventù Musicale di Modena, si può definire come una Conversazione  musicale  tra jazz e musica classica e presenta un grande pianista del mondo accademico, Carlo Balzaretti, insieme ad una figura storica del jazz italiano, Enrico Intra, in una singolare conversazione musicale, in cui un musicologo dagli interessi trasversali quali Maurizio Franco funge da moderatore e conduttore.

Il dialogo si sviluppa attraverso tre gruppi di brani, di durata breve e riuniti in modo coerente, scelti dal pianista “accademico” ed eseguiti in alternanza con le improvvisazioni che il pianista jazz (ignaro del repertorio) realizzerà su ognuno di essi, partendo da spunti di ogni genere e tipo (dalla tonalità alla forma, dall’idea espressiva a un particolare ritmo, etc.) per realizzare la sua creazione estemporanea.

Il conduttore inquadrerà storicamente ogni gruppo di brani prima della loro esecuzione, trovando le motivazioni di un loro possibile rapporto con la musica  jazz, e poi commenterà  “a caldo” le improvvisazioni pianistiche.

Il rapporto tra i due pianisti si svilupperà attraverso un sottile feeling, una emozione interiore in grado di influire anche sull’interpretazione delle pagine scritte, creando un’atmosfera particolare in sala. La concisione degli interventi dei tre protagonisti, il diverso livello di partecipazione (esecuzione di pagine più o meno note, improvvisazione jazz, parola), la varietà assoluta della musica proposta, che spazia lungo tre secoli di storia musicale, guardando al ‘700, fermandosi ai vari aspetti dell’800, affrontando l’eterogeneo repertorio del ‘900,  creano un dinamismo coinvolgente e colto.

L’originalità della formula avvicina il pubblico, adeguatamente informato durante la performance, ad un vasto universo sonoro  costituito da generi e stili che generalmente vengono presentati separatamente. Per questo, agli aspetti artistici e culturali, l’incontro abbina una forte componente di spettacolarità, un travolgente ritmo interiore evidenziato dall’altro gradimento della proposta da parte del pubblico.

L’originalità di Piani Diversi  non risiede soltanto nel far dialogare tra loro un pianista classico e uno di jazz, operazione che in realtà è avvenuta molte volte e a tutte le latitudini, bensì nel modo in cui questa conversazione viene proposta. Qui non si tratta, infatti,  di mettere a confronto le qualità dell’interprete e quelle dell’improvvisatore, ma di realizzare una ben più sottile operazione artistica, culturale e formativa.  La presenza di un musicologo che conduce l’intero incontro e interagisce con i due artisti, commentando dal vivo  la tipologia delle improvvisazioni e spiegando le ragioni e le caratteristiche dei brani di provenienza accademica,  contribuisce alla circolarità dell’evento, alla dimensione “da trio” del progetto.

 

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