Overload

Overload

Il collettivo Sotterraneo mette in scena in Teatro un tema estremamente attuale: la sovra-stimolazione digitale.
A seguire, in foyer ci sarà un aftershow riservato agli Under40, in collaborazione con WeRoof, con la partecipazione di T.V.B. e Ristorante Da Pietro.

 

Giovedì 30 marzo alle ore 20.30 il collettivo fiorentino di ricerca teatrale Sotterraneo porta al Teatro Sociale di Como Overload, uno spettacolo estremamente attuale che mette in scena il sovraccarico di informazioni che ha compromesso il nostro modo di relazionarci con il mondo.

Overload è uno spettacolo teatrale che ruota intorno alla figura di David Foster Wallace, scrittore statunitense, docente universitario appassionato di matematica e filosofia, noto soprattutto per Infinite jest (1996), romanzo fiume che descrive gli esiti surreali ai quali possono condurre lo sviluppo della tecnologia e le contraddizioni politiche del presente.
La pièce porta in scena le riflessioni dell’autore nordamericano su cosa significhi, in una società wikicognitiva e satura di pubblicità, cercare di dipanare nel tempo un percorso coerente di ricerca, concentrazione, gusto. Per farlo, la compagnia Sotterraneo mette in atto un corrispettivo drammaturgico del link ipertestuale. L’attore parla, racconta, riflette, ma poi, quando nel suo discorso si sente l’avvicinarsi di una particolare densità argomentativa, dalle quinte compare un altro attore. Alza un braccio, scandisce un conto alla rovescia: dieci secondi. Se in questo intervallo almeno uno spettatore si alza, il collegamento ipertestuale viene aperto e sulla scena irrompono i contenuti più diversi.

L’idea di partenza era proprio quella di creare un cortocircuito, – racconta in un’intervista Daniele Villa, membro del collettivo Sotterraneo – Le dinamiche di “salto” fra contenuti, tipiche dei media digitali che sviluppano un’attenzione sempre mobile e “superficiale”, ricollocate in teatro, medium millenario e ineluttabilmente “live”, limitato nello spazio e nel tempo, dove lo spettatore è posto in una condizione contemplativa da cui non può uscire (se non alienandosi o uscendo fisicamente dal teatro). Posto questo obiettivo abbiamo scelto un discorso centrale che avrebbe attraversato tutto lo spettacolo, una sorta di docufiction in cui David Foster Wallace racconta la sua ultima giornata di vita. Da qui abbiamo scritto dozzine di ipertesti che si diramassero dal discorso centrale, linkandosi a una parola, una azione, un oggetto ecc. Naturalmente ci siamo ritrovati con decine di scene molto diverse tra loro, quindi abbiamo operato scelte a seconda delle esigenze teatrali: ritmo, rimandi interni fra i segni e gli oggetti, capacità di una scena di stravolgere la visione ecc. Quello che volevamo era un discorso bombardato da continue distrazioni fino a generare un senso di perdita e smarrimento.”

Overload ha trionfato al Premio UBU 2018 come “Migliore spettacolo dell’anno” perché “affronta attraverso lo sguardo dello scrittore David Foster Wallace la frammentarietà contemporanea, con un linguaggio teatrale inedito, dal tratto collettivo, capace di penetrare l’oscurità suscitando al contempo il sorriso.

Il drammaturgo Villa, e autore insieme a Sara Bonaventura e Claudio Cirri, racconta anche della compagnia: “Noi siamo un gruppo, che si chiama Sotterraneo (banalmente perché abbiamo cominciato a circa 20 anni in un seminterrato). Da 15 anni lavoriamo come collettivo, quindi l’autorialità delle opere è condivisa. Facciamo creazioni originali, non partiamo quasi mai da testi classici di riferimento, ma sviluppiamo quella che in gergo si chiama “scrittura scenica”, ovvero la scrittura e l’ideazione registica dello spettacolo procedono di pari passo, durante il lavoro di prova in sala con gli attori, che contribuiscono attivamente al processo di creazione. Quando chiudiamo un progetto abbiamo un copione scritto che costituisce una necessaria memoria dello spettacolo, ma che sarebbe completamente insufficiente come strumento letterario: leggerlo non permetterebbe né di comprendere lo spettacolo né di rimetterlo in scena, e questo perché parola, azione e sistema di segni sono così integrati e sovrapposti che l’unico modo per capire cosa accade davvero in scena è vederlo in scena. (…) Il solco in cui ci collochiamo è quello del teatro di ricerca – mutuiamo questa parola dal campo scientifico per indicare un approccio che a partire dal grado zero tenta di ripensare continuamente il linguaggio teatrale e le sue potenzialità nel contemporaneo, anche attraverso una vasta mappa di contaminazioni con cinema, arti visive, graphic-novel, videogame e il mainstream stesso. Un po’ come un chimico che sperimenta possibili reazioni fra elementi disparati.”

Overload esplora la sovrabbondanza di messaggi che condiziona la nostra vita. I continui stimoli portati in scena ci fanno capire come siamo immersi in una nebbia di iper-informazioni dentro la quale ci muoviamo interagendo, dormiamo, viviamo. Alla luce di questo stato di cose il pianeta sembra troppo rumoroso e distratto per riuscire a sopravvivere.
Non dovremmo forse fare più silenzio e prestare più attenzione?

AFTERSHOW DEDICATO AGLI UNDER40: con WeRoof e T.V.B.

Continua la collaborazione del Teatro Sociale di Como con le realtà giovanili del territorio, con lo scopo di avvicinare un pubblico giovane al Teatro.
Dopo lo spettacolo, alle ore 22.00 è organizzato in esclusiva per gli Under40 un aftershow con djset, in collaborazione con WeRoof, in compagnia di Ti Voglio Ballare – T.V.B., collettivo di musicisti di Como, tra cui il DJ Astroloop che si esibirà in foyer, e il Ristorante Da Pietro, che si occuperà del servizio bar durante l’evento.
Subito dopo Overload, infatti, il foyer verrà inondato di musica, con una proposta che ben si lega al tema dello spettacolo: suoni digitali creati attraverso strumenti informatici che si mostrano in contrapposizione al luogo e a ciò che questo rappresenta, ma anche in accordo con il discorso di Wallace, protagonista dello spettacolo, il quale mette in evidenza lo stordimento collettivo.
Gli Under40 avranno a disposizione un pacchetto promozionale imperdibile. Con soli 15€ avranno la possibilità di acquistare il biglietto dello spettacolo + l’ingresso all’aftershow, drink compreso. Fino ad esaurimento posti!
WeRoof è un’associazione nata con l’obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza del territorio dal punto di vista paesaggistico e culturale, e informare e sensibilizzare sulla questione ambientale per favorire la creazione di una cittadinanza attiva che agisca sinergicamente con le istituzioni. Ad oggi l’Associazione coinvolge più di 230 soci, con un’età media di 27 anni, in attività di riscoperta e tutela del territorio, culturali e di impegno sociale. Tra le proposte più conosciute si citano: WeHike, WeClean e WeFilm. Fin dalla sua fondazione, l’Associazione ha sempre dimostrato attenzione verso la creazione di una rete di legami efficace che potesse fornire alla città un’offerta variegata e ricca: sono da subito nate relazioni con le diverse realtà del territorio e numerose attività culturali e giovanili.
WeRoof sarà presente fin da prima dell’inizio dello spettacolo così da interagire direttamente con gli spettatori raccontando dell’Associazione, dei suoi scopi e obiettivi, delle attività e delle modalità di partecipazione.

Per gli Under40: biglietto spettacolo + ingresso aftershow + drink = 15€
Disponibili alla biglietteria del Teatro dietro presentazione documento d’identità o al linkfino ad esaurimento posti!!

giovedì, 30 marzo – ore 20.30

Overload

di Daniele Villa

 

con  Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini

Concept e regia Sotterraneo

 

Luci Marco Santambrogio

Costumi Laura Dondoli

Sound design Mattia Tuliozi

 

Produzione Sotterraneo

Coproduzione Teatro Nacional D. Maria II

 

premio ubu spettacolo dell’anno 2018
premio best of be festival (birmingham)

BIOGRAFIA SOTTERRANEO

Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca teatrale composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale, considerando la scena un luogo di cittadinanza e gesti quotidiani di cultura che allenano la coscienza critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni nostro progetto.

Sotterraneo negli anni riceve alcuni tra i più importanti riconoscimenti teatrali a livello nazionale e internazionale: Premio Lo Straniero (2009), Premio Ubu Speciale (2009), Premio Hystrio Castel dei Mondi (2010), Silver Laurel Wreath Award / MESS Festival di Sarajevo (2011) per Dies irae, Eolo Award (2012) per La Repubblica dei Bambini, ACT Festival Prize (2012) e BE FESTIVAL 1st Prize (2012) per Homo ridens, Best of Be Festival (2016)  per Overload/studioPremio Ubu Spettacolo dell’anno 2018 per Overload.

Sotterraneo si forma attorno allo spettacolo 11/10 in apnea (Premio Scenario 2005). Negli anni successivi produce spettacoli che circuitano nelle più importanti piazze italiane e internazionali: Post-it (2007), La Cosa 1 (2008), il Dittico sulla specie composto da Dies irae _ 5 episodi intorno alla fine della specie (2009) e L’origine delle specie _ da Charles Darwin (2010), Homo ridens (2011), lo spettacolo di teatro infanzia La Repubblica dei bambini (2011), il Daimon Project composto da BE LEGEND! (2013) e BE NORMAL! (2013), lo spettacolo WAR NOW! (2014, in coregia col regista lettone Valters Sīlis nell’ambito del progetto europeo Shared Space), Il giro del mondo in 80 giorni (2015) e infine Overload (2017) toccano le principali città della penisola e approdano in Spagna, Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svizzera, Russia, Bosnia Erzegovina, Cile. Negli stessi anni Sotterraneo cura anche progetti di altro formato: corti teatrali, performance in site-specific, mise-en-espace, progetti su commissione. Nel 2012 il collettivo viene scelto dal prestigioso Rossini Opera Festival di Pesaro per dirigere Il signor Bruschino di Gioachino Rossini.

Sotterraneo si occupa anche di formazione teatrale, curando progetti laboratoriali per varie strutture tra le quali Comune di Firenze, Fondazione Toscana Spettacolo, Centrale Fies, Amat, Irigem, Fanny & Alexander, Laboratorio Nove, Università degli Studi di Firenze, Associazione Teatrale Pistoiese, Theatre of Europe (London), Istituto italiano di cultura (London), Be Festival (Birmingham), Teatro de La Abadia (Madrid), etc.

Nel biennio 2008-2009 la compagnia è sostenuta dal progetto ETI “Nuove Creatività”, dal 2008 a oggi riceve un contributo annuale dalla Regione Toscana, mentre dal 2015 viene riconosciuto e finanziato dal Comune di Firenze e dal Ministero dei Beni Culturali. Dal 2007 entra a far parte del progetto Fies Factory creato da Centrale Fies, dal 2013 è compagnia residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese e nel 2017 entra a far parte del network europeo Apap – Performing Europe 2020.

 

RICONOSCIMENTI E PREMI

2005 > Sotterraneo entra nella Generazione Scenario 2005 col progetto 11/10 in apnea, che secondo le motivazioni della Giuria costruisce «un calibratissimo ritmo di racconto, di dialogo e di azione scenica, delineando in alcuni momenti dei credibili microdrammi, ma definendo, poi, più esplicite astrazioni di movimento con una notevole efficacia di segno».

2007 > Sotterraneo entra nel progetto FIES FACTORY con Teodora Castellucci, Francesca Grilli e Pathosformel: realtà emergenti del panorama della nuova scena contemporanea italiana in un percorso triennale di sostegno coproduttivo, residenziale, organizzativo da parte di Centrale Fies. Dal 2010 la Factory è composta da Sotterraneo, Anagoor e Marta Cuscunà.

2008/09 > Sotterraneo è vincitore del bando ‘Nuove Creatività’ promosso da ETI – Ente Teatrale Italiano e del bando ‘Emergenze creative’ promosso dal Comune di Firenze.

2008 > Dal 2008 Sotterraneo riceve il finanziamento annuale della Regione Toscana per giovani formazioni teatrali.

2009 > Sotterraneo vince il premio Lo Straniero per essere «uno degli esempi più chiari di una nuova vitalità del teatro italiano», un gruppo che «ha dimostrato di sapersi confrontare con le acquisizioni recenti di molte arti, con una propria originalità di visione, senza paraocchi ideologici ma dentro le contraddizioni e le preoccupazioni della loro generazione».

2009 > Sotterraneo vince il premio Ubu speciale per essere uno dei «gruppi guida […] dell’attuale cambio generazionale che resuscita in qualche modo gli storici fasti della scuola romana, dimostrando una capacità di rinnovare la scena, mettendo alla prova la tenuta del linguaggio e facendo emergere gli aspetti più inquieti e imbarazzati del nostro stare nel mondo attraverso l’uso intelligente di nuovi codici visuali e linguistici».

2010 > Sotterraneo vince il premio Hystrio-Castel dei Mondi, destinato a una giovane compagnia: «Nell’arco di soli sei anni Teatro Sotterraneo […] si rivela capace di rinnovare la scena grazie a un linguaggio in cui si intrecciano rigore formale e gusto dello sberleffo. Da Post-it a La Cosa 1, fino al dittico composto da Dies irae e L’origine delle specie, Teatro Sotterraneo ha indagato con caparbietà e leggerezza il tema della fine, sia del singolo che della società occidentale, avvicinando a problematiche complesse pubblici diversi per età e formazione grazie a una pratica scenica che riesce a coniugare profondità e accessibilità. Così il collettivo fiorentino […] non smette di interrogare il presente con spirito caustico, insinuandosi in formati pop per innescarvi inedite linee di fuga costantemente in bilico tra affresco epico e ritratto generazionale».

2011 > Sotterraneo vince il Silver Laurel Wreath Award per lo spettacolo Dies irae _ 5 episodi intorno alla fine della specie al MESS Festival di Sarajevo.

2012 > Sotterraneo vince l’Eolo Award come miglior novità per La Repubblica dei bambini.

2012 > Nello stesso anno vince l’ACT Festival Prize e il BE FESTIVAL 1st Prize al Be Festival di Birmingham per Homo ridens.

2015 > Sotterraneo vince Funder 35, un bando dedicato alla crescita di giovani realtà che lavorano nell’ambito dell’imprenditoria culturale.

2016 > Dal 2016 Sotterraneo fa parte di APAP/Advancing Performing Art Projects per la promozione internazionale delle performing arts, un network europeo nato nel 2000 e sostenuto dall’Unione Europea che si concentra sullo scambio tra le attività artistiche, gli operatori culturali e il loro know-how, collegando gli aspetti internazionali e locali delle arti contemporanee.

2016 > Sotterraneo vince il bando Siae/Sillumina per la circuitazione estera di Overload.

2016 > Sotterraneo vince il Best of Be Tour (che consiste in una tournée in Spagna e una in UK) al Be Festival di Birmingham per Overload_studio.

2019 > Sotterraneo vince il Premio Ubu, categoria Miglior Spettacolo, con Overload.

2019 > Sotterraneo vince il Premio Scenari Pagani: «Capaci di raccontarci con leggerezza, una scena contemporanea che si interroga sulle condizioni del tempo presente; una scena come luogo di cittadinanza, luogo di piccoli e significativi gesti quotidiani che con una ironia e sarcasmo in chiave avant-pop ancora allenano la coscienza critica.»

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