Napoli milionaria!
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Napoli milionaria!

Napoli milionaria!

Dramma lirico in tre atti di Nino Rota. Libretto di Eduardo De Filippo, tratto dalla sua omonima commedia.

Direttore James Feddeck
Regia Arturo Cirillo

Coro OperaLombardia
Orchestra I Pomeriggi Musicali

Allestimento del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca ripreso dai teatri di OperaLombardia

 

Ultima opera in programma per la Stagione Notte 2022/23 è Napoli Milionaria!, musiche di Nino Rota su libretto di Eduardo De Filippo, diretta dal M° James Feddeck, per la regia di Arturo Cirillo, in scena al Teatro Sociale di Como venerdì 13 gennaio, alle ore 20.00 e domenica 15, ore 15.30.

L’opera è ispirata all’originale commedia teatrale (1945), di cui era stato successivamente tratto il film omonimo (1950), con le musiche di Rota e la coppia Pasquale Miele e Gennaro Jovine interpretata da Totò e lo stesso De Filippo.

Ultima opera del grande compositore milanese Nino Rota, vide la luce nel 1977 a Spoleto, con la regia dello stesso Eduardo. Accolta freddamente dalla critica, è stata fortunatamente rivalutata e fa ormai parte del repertorio lirico più rappresentato della seconda metà del secolo scorso, anche grazie a questa produzione del Festival della Valle D’Itria che i Teatri di OperaLombardia hanno deciso di riproporre.

Alla famosa opera cinematografica e teatrale di De Filippo, Nino Rota affianca sonorità che vanno dalla canzone napoletana al verismo, dal jazz al musical, con l’inconfondibile talento melodico che ha portato Rota ad essere uno dei più affermati compositori di musiche per il cinema.


domenica, 8 gennaio 2023 – ore 11.00
Ingresso libero
ASPETTANDO… NAPOLI MILIONARIA!
A cura di Carla Moreni

Teatro Sociale di Como
venerdì, 13 gennaio – ore 20.00 turno a
domenica, 15 gennaio – ore 15.30 turno b

Napoli Milionaria!

Dramma lirico in tre atti. Musica di Nino Rota.
Libretto di Eduardo De Filippo, tratto dalla sua omonima commedia.
Edizioni: Schott Music GmbH & Co. KG, Mainz. Rappresentante per l’Italia: Sugar Music, Milano.
Prima rappresentazione: Spoleto, Teatro Nuovo, 22 giugno 1977

Gennaro Iovine                                  Mariano Buccino

Amalia, sua moglie                            Clarissa Costanzo

Maria Rosaria, figlia                          Maria Rita Combattelli

Errico “Settebellizze”                         Riccardo Della Sciucca

Amedeo, figlio                                    Marco Miglietta

Johnny, sergente americano              Francesco Samuele Venuti

Adelaide Schiano                                Giovanna Lanza

Assunta, sua nipote                           Sabrina Sanza

Pascalino “o pittore”                          Roberto Covatta

O’ miezzo Prevete                              Giuseppe Esposito

Il Brigadiere Ciappa                           Alberto Comes

Riccardo Spasiano                              Graziano Dallavalle

Peppe o’cricco                                    Pasquale Greco

Federico                                             Francesco Cascione

 

Maestro concertatore e Direttore d’orchestra  James Feddeck

Regia Arturo Cirillo

 

Scene Dario Gessati

Costumi Gianluca Falaschi

Ripresi da Anna Missaglia

Luci Fiammetta Baldiserri

 

Maestro del coro Diego Maccagnola

 

Coro OperaLombardia

Orchestra I Pomeriggi Musicali

 

Allestimento del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca ripreso dai Teatri di OperaLombardia

NOTE DI REGIA
di Arturo Cirillo, regista

“Napoli milionaria!” è prima di tutto una gran bella commedia di Eduardo De Filippo, una commedia che quasi tutti abbiamo visto, se non in teatro in televisione, o al cinema con il grande Totò. Ma da questa storia, divenuta quasi epica, l’autore pensò pure di trarne un libretto per un’opera, musicata da Nino Rota, e che noi ripresentiamo, dopo molti anni dal suo debutto al Festival di Spoleto.

Certo nel passaggio dal testo drammaturgico al libretto d’opera varie cose mutano: la lingua che è più italianizzata, l’ironia che è meno presente, la vicenda stessa che prende risvolti diversi. Ma quello che resta inalterato è il profondo rapporto che questa vicenda ha con il teatro. In cui i cantanti sembra quasi che recitino più che cantare, e in cui la musica diviene l’elemento di maggiore narrazione, più che le parole. Ecco allora apparire la contrapposizione tra il vicolo vociante e litigioso, e l’interno di casa Jovine; ecco il bombardamento che assume caratteri quasi apocalittici; ecco l’America che arriva con tutto il suo retaggio musicale.

Così Rota attraverso De Filippo narra una vicenda tra Brecht e Tennessee Williams, in cui il Novecento c’è tutto; con il suo melò e il suo straniamento, in un gioco di generi a cui i personaggi sono volta per volta costretti a ‘intonarsi’. Lo spettacolo stesso si intona a questa natura ondivaga della musica, divenendo a volte realistico, altre epico, altre ancora quasi un musical.

Ma queste forme di teatro non smettono mai di narrare la semplice e triste vicenda degli uomini alle prese con la Storia, che non sa nulla delle loro singole vicende personali; fatte di reduci inascoltati, ragazze sedotte e abbandonate, madri divenute amorali, più che immorali, figli che muoiono così per caso. E allora l’umanità più che dover «passare a nuttata» sembra che debba solo addormentarsi, cullata sulle note di una tragica ninna nanna, che una madre dolente canta al figlio morto; addormentarsi per non pensare, e non conoscere la volgarità e lo scandalo della realtà.

NOTE MUSICALI
di James Feddeck, direttore d’orchestra

 

Nino Rota è uno dei più grandi compositori italiani del Novecento e Napoli Milionaria, tra le sue ultime opere, rappresenta un grande traguardo. Fu infatti la stretta collaborazione con Eduardo De Filippo a ispirare Rota – maestro artigiano dell’architettura musicale e teatrale – nella creazione della musica per quest’opera potentissima, capace di rappresentare lo spettro delle emozioni umane in tutta la sua ampiezza. Napoli Milionaria si presenta come una naturale evoluzione dello stile del bel canto, ma con influenze innovative e sorprendenti: Rota sviluppa i motivi musicali di ogni personaggio lavorando drammaticamente fino all’atto finale, quando apparentemente ogni motivo è combinato l’uno all’altro, evidenziando ulteriormente la completa dissoluzione dello stato psicologico dei personaggi, che si svela davanti a noi sul palcoscenico. Pochi compositori sono stati in grado di offrire una rappresentazione così avvincente con una struttura musicale così raffinata.

Come compositore, Rota è conosciuto in Italia e rispettato in tutto il mondo, eppure questo incredibile lavoro ha alle sue spalle uno storico di rappresentazioni relativamente breve negli ultimi 45 anni, e praticamente privo di vita al di fuori dei teatri italiani. È vero che la storia di Napoli milionaria è intessuta di sfumature culturali locali, ma le implicazioni più ampie di questa opera sono universali e il lavoro musicale è di altissima qualità. Non riesco quindi a trovare una ragione accettabile per questo fatto, che è per me un mistero deplorevole. È quindi con gioia e umiltà che ho accettato le responsabilità musicali di questa produzione, dono per noi di una delle figure musicali più importanti d’Italia.

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