La mirabile visione – Camera con musica Oggi

La mirabile visione – Camera con musica Oggi

Mercoledì 24 novembre 2021, ore 18.30, è in programma al Teatro Sociale di Como il secondo e ultimo appuntamento di Camera con musica Oggi, promosso da Associazione Lombardia Musica e Edizioni Sconfinarte, nell’ambito di Progetto Dante a Como 2021, con Rossella Spinosa, interprete solista al pianoforte di musiche da lei composte espressamente per l’anniversario dantesco, a commentare le immagini del film muto La mirabile visione del 1921, per la regia di Luigi Sapelli in arte Caramba, pellicola realizzata più di un secolo fa, con imponenti mezzi, per celebrare allora i 600 anni del poeta fiorentino.

Il progetto rivela una caratteristica che connota in maniera inequivocabile la formazione di Rossella Spinosa, pensatrice immaginifica, allieva del premio Oscar Luis Bacalov, punto di riferimento e nume tutelare per ciò che riguarda la musica per il cinema, e ricorda l’intensa attività della musicista, autrice di accompagnamenti per decine di film muti del passato.

Il film La mirabile visione ha una narrazione strutturata in episodi e parti.

Parte prima: Vita Dantis
I. La selva oscura; II. La crudeltà che fuor mi serra; III. Il Veltro; IV. Lo pane altrui; V. Ultimo rifugio

Parte seconda: Visioni di vita e di poesia
I. Amor mi mosse. Rappresentazioni della Vita Nova; II. Anime crudeli. La tragedia dell’odio. Il conte Ugolino; III. Anime affannate. La tragedia dell’amore. Paolo e Francesca

Le prime notizie sulla realizzazione di La mirabile visione risalgono all’estate del 1920, quando sulle riviste di cinema si annuncia il progetto di riprodurre cinematograficamente un soggetto «genialmente concepito da Fausto Salvatori per contribuire alle Feste centenarie dantesche del 1921». Il film, definito come «rappresentazione storica del secolo XIV di Nostro Signore», è frutto della collaborazione di un’équipe collaudata, che aveva da poco realizzato il grandioso film I Borgia (1920). Dell’équipe, oltre alle società citate, facevano parte il direttore artistico Caramba (Luigi Sapelli), noto soprattutto per la lunga e istrionica attività di scenografo e costumista teatrale, il poeta e librettista Fausto Salvatori, autore di poemi religiosi e soggetti per il cinema (come, ad esempio, Christus di Giulio Antamoro, 1916), tragedie, libretti d’opera, versi e inni sacri, tra cui il noto Inno a Roma, musicato da Giacomo Puccini e poi ripreso dalla propaganda fascista, e Carlo Montuori, già esperto e apprezzato direttore della fotografia.

La mirabile visione uscì nell’ottobre del 1921, lanciato da una grandiosa campagna pubblicitaria e accompagnato da un libretto fotografico, corredato da ampie descrizioni degli episodi, dedicati a «vita e sublimazione poetica delle opere di Dante»:

Dopo le prime proiezioni, ebbe una circolazione stentata, nonostante il tentativo di distribuzione in Francia. Soltanto alla fine del 1926, a seguito di una proiezione ufficiale alla presenza di Pietro Fedele, Ministro della Pubblica Istruzione e illustre medievista, fu giudicato «strumento di alta propaganda spirituale e nazionale» e reimmesso non solo nei circuiti commerciali, ma anche nei circuiti scolastici e parrocchiali.

Il film ha struttura complessa e solenne, e il suo aspetto celebrativo, non privo di retorica, si inserisce nell’ondata di propaganda messa in atto per la ricostruzione dell’identità italiana dopo la Prima Guerra Mondiale. A fronte di questa gravità, riscontrabile nell’impianto e nei testi (e che certo dovette contribuire allo scarso successo di pubblico), l’aspetto visivo è di grande respiro, grazie al tocco magistrale di Caramba, il quale, come recitano i titoli di testa, «anima la visione» muovendo sapientemente gli attori e le masse, creando ambientazioni sontuose e curando con maestria i costumi, in un perfetto equilibrio tra filologia e creatività.

Di grande suggestione sono le riprese in esterni, soprattutto quelle girate dal vero a Roma e a Verona. In particolare, sono notevoli quelle relative all’ambasceria di Dante a Roma (parte I, episodio II, La crudeltà che fuor mi serra), in cui la delegazione fiorentina attraversa a cavallo la campagna romana, tra ruderi e acquedotti antichi, mescolandosi ai pellegrini dell’Anno Santo, o le inquadrature in cui il poeta viene ripreso in meditazione tra le antichità romane.

Ne scrisse Arduino Colasanti: «Niente fin qui del genere mi era accaduto di vedere, così scrupolosamente diligente nella ricostruzione dei luoghi e delle cose, nella raffigurazione delle persone; così sapientemente pittorico nel taglio dei quadri, degli sfondi, degli scenari; così accuratamente ricco e caratteristico negli aggruppamenti dei protagonisti e negli inquieti movimenti delle moltitudini».

Il restauro è stato realizzato in digitale a cura del Centre National du Cinéma et de l’Image Animée di Parigi (CNC), a partire da due copie italiane d’epoca, con le colorazioni originarie, conservate a Roma dalla Cineteca Nazionale e da una copia della versione francese, conservata presso gli Archives Françaises du Film del CNC. Integrando le due versioni di partenza, entrambe incomplete, si è riusciti a ricostruire La mirabile visione in modo quasi integrale.

L’esecuzione live vedrà la prima esecuzione assoluta a Como delle nuove musiche originali composte da Rossella Spinosa ad hoc per questo appuntamento, per pianoforte solo.

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Crediti cinematografici

La mirabile visione del 1921, per la regia di Luigi Sapelli in arte Caramba.

Interpreti e personaggi: Camillo Talamo (Dante Alighieri), Lamberto Picasso (Guido Cavalcanti), Alfredo Boccolini (Corso Donati), Luigi Serventi (Arrigo VII), Ciro Galvani (Bonifacio VIII), Leone Papa (il diacono Merlino), Fabio Fabiani (Filippo Argenti), Giovanna Scotto (Beatrice figlia di Dante), E. De Roberto (Cangrande della Scala), Raffaello Mariani (Lapo Gianni), Antonio Salinas (Jacopo di Lapo Gianni), Mario Forti (Manoello Giudeo), Mario Cusmich (Guido Da Polenta), Carlo Cavalieri (l’Inquisitore), Achille Pasini (Pier Traversari), Liliana Millanova (Beatrice Portinari), Gustavo Salvini (Arcivescovo Ruggeri), Carmen di San Giusto (Francesca da Rimini), Ettore Berti (Ugolino della Gherardesca), Carlo Benetti (Paolo Malatesta).

Regia Caramba (Luigi Sapelli)

Sceneggiatura Fausto Salvatori

Produzione Tespi Film, Roma

 

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