In viaggio con il Piccolo Principe
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In viaggio con il Piccolo Principe

IMPORTANTE!!!!

Al momento i posti in platea sono esauriti, sono in vendita le gallerie.
È possibile però mettersi in lista d’attesa
 per i palchi
che verranno resi disponibili nella settimana precedente l’evento.
Per la lista d’attesa si prega di contattare la biglietteria al numero 031.27.01.70
oppure scrivere a biglietteria@teatrosocialecomo.it indicando spettacolo, nome, telefono e n° di biglietti richiesti.
Verrete ricontattati appena i palchi saranno disponibili.


Ultimo appuntamento con la Stagione Famiglie 2023/24 del Teatro Sociale di Como!
A chiudere la rassegna dedicata ai nostri piccoli spettatori è In viaggio con il Piccolo Principe, domenica 21 aprile alle ore 16.00.
La compagnia Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus porta in scena un grande classico, adatto ai bambini dai 5 anni.

Il Piccolo Principe è un long-seller internazionale, un testo chiave di formazione. Antoine De Saint- Exupéry, il suo autore, era un aviatore e un umanista: adorava volare e si interessava agli uomini. È un libro che si legge una volta, poi un’altra e un’altra ancora.
Perché ad ogni rilettura scopri cose nuove non solo del racconto, ma di te che lo stai leggendo.
È una storia semplice e intensa, rivolta ai bambini ma anche ad ogni adulto ricordandogli che è stato un bambino. È proprio da questa varietà di interpretazioni che nasce uno spettacolo ricco di situazioni poetiche, filosofiche ma anche ironiche e divertenti che accompagnano il pubblico dei ragazzi in un viaggio dentro e fuori dal mondo reale per diventare una ricerca del Piccolo Principe che è in ognuno di noi.

Questo spettacolo vuole essere un omaggio a un libro intramontabile che si è meritato il titolo di “classico per l’infanzia” e non solo, ci incoraggia a fare qualcosa che non è sempre facile: vedere con il cuore, sentire, non fermarsi alle apparenze. Parla con semplicità di cose grandi e anche difficili. Gli attori faranno viaggiare il pubblico tra i personaggi più importanti e le situazioni più emozionanti del mondo creato da Antoine De Saint-Exupèry.

Racconta il viaggio del Piccolo Principe dall’asteroide B 612 alla Terra e l’incontro con i personaggi sparsi sul suo cammino: dall’aviatore precipitato con il suo aereo nel deserto del Sahara, al serpente che sarà l’ultimo che lo vedrà sulla terra.Sono questi intensi personaggi a mettere in scena l’amore, l’amicizia e il paradosso in cui vivono gli adulti. Lo fanno in modo grottesco e delicato rendendo lo spettacolo coinvolgente.

Il testo e lo spettacolo affrontano grandi tematiche adatte ai bambini.
Viene trattato il tema dell’ingenuità e la fantasia dell’infanzia, in contrapposizione alla rigidità del pensiero dell’uomo, come dice l’autore “…i grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta…”. Antoine De Saint-Exupéry mette in luce come gli adulti con le loro “bizzarrie” siano totalmente presi dai loro affari e non riescano a cogliere il vero senso dell’esistere.
Viene affrontato il valore dei sentimenti e dei legami: un messaggio di tolleranza ed accettazione, ma soprattutto di riscoperta dei sentimenti e dei legami affettivi.
E poi ancora, l’importanza dell’amicizia e dell’amore, il rispetto e l’accoglienza dell’altro, il cambiamento e il viaggio.

Teatro Sociale di Como

domenica, 21 aprile – ore 16.00 DAI 5 ANNI

In viaggio con il Piccolo Principe

con Claudio Dughera, Claudia Martore, Michele Puleio

Regia Luigina Dagostino

Scenografia Claudia Martore

Costumi Monica Di Pasqua

Creazione luci Agostino Nardella

Produzione Fondazione TRG

in collaborazione con Fondazione Bottari Lattes

nell’ambito del progetto Vivolibro – Il Piccolo Principe, Monforte d’Alba (CN)

La regia ha scelto di evidenziare un mondo surreale e fantastico, accompagnando il pubblico ad una libera interpretazione dei messaggi poetico-filosofici contenuti nel romanzo. Si vuole stimolare le emozioni dei ragazzi con una messa in scena evocativa e nello stesso tempo divertente, arricchita di suggestioni visive e musiche coinvolgenti. Un teatro d’attore che spazia dall’onirico al grottesco in una passerella di personaggi, musiche e elementi scenografici che solleciteranno l’immaginazione degli spettatori ma ricordando che “L’essenziale è invisibile agli occhi.”

Il libro “Il Piccolo Principe” è una favola scritta per bambini, ma apprezzata da un pubblico trasversale; infatti, in base all’età del lettore, cambiano le categorie di analisi con cui ci si avvicina alla lettura del testo; ad esempio, il pubblico adulto può essere maggiormente in grado di cogliere la metafora della vita mentre i bambini si lasciano trasportare in un mondo surreale e fantastico. Il racconto, ha una marcata valenza autobiografica: si nota una forte similitudine tra il protagonista e l’autore-narratore; innanzi tutto il Piccolo si ritiene abbia pressappoco sei anni, ovvero l’età del narratore De Saint–Exupéry, nel momento in cui gli adulti hanno scoraggiato la sua vocazione per il disegno: “…questa volta mi risposero di lasciare da parte i boa, sia di fuori che di dentro, e di applicarmi invece alla geografia, alla storia, all’aritmetica ed alla grammatica. Fu così che a sei anni io rinunciai a quella che avrebbe potuto essere la mia gloriosa carriera di pittore…”.

Il Piccolo Principe è stato il compagno immaginario dello scrittore e viaggiatore francese Antoine De Saint-Exupéry. L’aviatore aspetta di essere richiamato in guerra per raggiungere il suo gruppo aereo di ricognizione. La tristezza e il vuoto lo invadono e ricompare ancora una volta il suo specchio immaginario, il Piccolo Principe, con cui si confida ricreando il mondo della favola.

L’ irrequietezza è stata una costante nella vita di Antoine De Saint-Exupéry, a cui forse riusciva a sfuggire mentre volava, fuso con le ali del suo aereo, nei cieli di tutto il mondo sfiorando ripetutamente la morte, come ha raccontato il pronipote Fredéric d’ Agay nell’ambito del “Festival della letteratura di viaggio” a Roma.

Saint-Exupéry era capace, anche, di viaggiare dentro di sé, come è testimoniato dal suo diario di bordo Il Piccolo Principe. Questa sua capacità di costruire viaggi interiori prese una forma poetica e grafica quando Saint-Exupéry precipitò col suo aereo nel deserto del Sahara e si trovò costretto all’ immobilità, con poca acqua a disposizione e in attesa che qualcuno giungesse a salvarlo.

Si tratta di una particolare condizione in cui possono riemergere i ricordi dell’infanzia quando il bambino è solo nel suo letto in attesa che la madre venga a lenire la sua sofferenza, come ha raccontato in pagine indimenticabili Marcel Proust.

Nel caso di Saint-Exupéry il viaggio interiore avviene con la comparsa di un bambino, il Piccolo Principe, che viene dal lontano pianeta dei suoi primi anni di vita, che normalmente nella vita di ogni persona viene sotterrato dagli anni che passano, dai nuovi ruoli e dalle responsabilità che si assumono, dal diventare adulti.

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”.

Particolari condizioni permettono il difficile accesso delle esperienze infantili nel mondo adulto, perché sono costruite su sensazioni e sentimenti delicati e indicibili, che il linguaggio della ragione e dei fatti non riesce a cogliere. Tutto questo si condensa nella figura senza tempo del Piccolo Principe, che si presenta con la sua tristezza e la sua fragilità accattivante e che guarda il mondo degli adulti cogliendone tutti i paradossi. Ai suoi occhi gli adulti sono solo preoccupati di se stessi, come il re che si trova sul pianeta dove giunge il Piccolo Principe che per esistere ha bisogno di comandare, anche se non c’è nessun altro tranne lui, oppure il vanitoso che si accorge degli altri solo se si dichiarano suoi ammiratori. Il mondo infantile del Piccolo Principe è fatto di sensazioni che potrebbero sembrare impalpabili, forse perché sono fatte della “stessa materia dei sogni”, come gli

acquerelli del libro che ricordano immagini oniriche.

La preoccupazione che tormenta il Piccolo Principe è che il fiore cresciuto nel suo pianeta possa sfiorire e addirittura possa essere mangiato dalla pecora. Può sembrare una preoccupazione irrilevante agli occhi di un adulto che non capisce il particolare attaccamento del Piccolo Principe a questo miracolo della natura.

L’ incontro fra il Piccolo Principe e la Volpe è un piccolo trattato sull’importanza dei legami nelle esperienze umane. Quando il Piccolo Principe incontra la Volpe, questa gli spiega il valore di creare dei legami e aggiunge: “se tu mi addomestichi avremo bisogno l’uno dell’altro”.

Come ogni viaggio, anche un viaggio interiore si conclude positivamente solo se si è fatto uso non solo degli occhi ma anche del cuore.

FONDAZIONE TEATRO RAGAZZI E GIOVANI ONLUS, presieduta da Alberto Vanelli e diretta da Emiliano Bronzino, è riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ed è sostenuta da Regione Piemonte, Città di Torino e Compagnia di San Paolo.

Tra le sue attività principali, l’intervento sul territorio, con progetti rivolti a insegnanti, educatori, oltre naturalmente a bambini, ragazzi, giovani e alle loro famiglie.

Collabora con le istituzioni italiane ed estere e con gli enti territoriali, operando coproduzioni, progetti e iniziative di ospitalità con analoghe strutture e istituzioni nazionali ed estere, con particolare attenzione ai Paesi europei.

Produce e distribuisce spettacoli in Italia e all’estero, per in quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

Dal 2006 gestisce la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, dove programma una ricca stagione di spettacoli per le scuole, per le famiglie e anche per un pubblico più ampio.

Un teatro polivalente che ospita due sale teatrali, un’ampia arena esterna, aule per laboratori, sala prova, un’accogliente caffetteria e gli spazi dove hanno sede gli uffici della Fondazione TRG Onlus e quelli di altre compagnie.

La Fondazione TRG Onlus è inoltre, insieme alla Fondazione Piemonte dal Vivo, il referente amministrativo e organizzativo di una rete regionale denominata PROGETTO TEATRO RAGAZZI E GIOVANI PIEMONTE, che organizza rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie nei comuni della Regione Piemonte.

Organizza una corposa attività di formazione offrendo a bambini, ragazzi, giovani e adulti la possibilità di divenire protagonisti della scena.

 

LUIGINA DAGOSTINO si è formata come attrice nel 1971/72 presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino. Conduttrice di programmi RAI per i ragazzi. Dal 1972 ha fatto parte del Teatro dell’Angolo di Torino in veste di drammaturga e attrice di spettacoli rivolti ai ragazzi e ai giovani. Nel 1976 è stata socia fondatrice della Cooperativa Teatro dell’Angolo, presso la quale ha sempre prestato la sua opera. Attualmente è tra i soci fondatori della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus presso cui lavora in qualità di regista e drammaturga e si occupa di formazione. Segue inoltre diversi progetti sul territorio cittadino.

Ultimi progetti di regia: “Marco Polo e il viaggio delle meraviglie” , “Il Giro del Mondo in 80 giorni” e “Don Chisciotte” prodotti dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus in collaborazione con la Fondazione Bottari Lattes.

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