giovedì, 11 luglio 2013 – ore 21.30
Como, Arena Teatro Sociale
Fantasma tour 2013
Fantasma (Titoli di testa)
Nessuno
La morte (non esiste più)
Nessuno muore
Diorama
Primo principio di estinzione
Monumentale
Il finale
Fantasma (Intervallo)
Cristina
Il futuro
Secondo principio di estinzione
Maya colpisce ancora
L’orizzonte degli eventi
La natura
Contà l’inverni
L’estinzione della razza umana
Radioattività
Fantasma (Titoli di coda)
BAUSTELLE
voce, chitarra acustica ed elettrica Francesco Bianconi
voce, piano Rachele Bastreghi
chitarre acustiche ed elettriche Claudio Brasini
synth, tastiere Ettore Bianconi
chitarre, piano, synth Diego Palazzo
basso elettrico Alessandro Maiorino
marimba, vibrafono, timpani, percussioni Sebastiano De Gennaro
sassofono, flauto traverso, fiati Roberto Romano
tromba Paolo Raineri
promosso in collaborazione con Wings
Le idee sono come i fantasmi: vanno interrogate
perché ne esca fuori qualcosa di buono.
(Charles Dickens, Dombey e figlio)
Realizzare un album di canzoni scritte e pensate come moderni lieder, semplici composizioni per pianoforte e voce, e vestirle del suono di un’orchestra sinfonica di sessanta elementi, riducendo al minimo gli interventi di altri strumenti. Dare spazio al suono dell’orchestra, con arrangiamenti in grado di valorizzarne la dinamica, in un lavoro che affianca agli abituali riferimenti musicali cari ai Baustelle – Ennio Morricone e la musica del cinema di genere italiano – tanta musica classica del Novecento (Stravinskii, Mahler, Ravel, Messiaen), oltre alla musica concreta (Ligeti, Bernard Hermann, Wagner).
Il tema centrale delle nuove canzoni è il trascorrere del tempo. Se il precedente I mistici dell’Occidente sembrava quasi predicare un distacco dal mondo materiale come antidoto alla vanità e al vuoto di pensiero, nel nuovo lavoro è la sensazione di fine imminente a fornire la cornice per un’investigazione interiore su temporalità ed eternità, sui cambiamenti che il trascorrere del tempo e le vicissitudini a questo legate provocano in ciascuno di noi. Sul continuo affastellarsi di passato, presente e futuro sulla stessa linea d’orizzonte, fino a quando ci si accorge che è il passato a crescere di continuo di mole e importanza. E arriva il momento di farci i conti.
Dalla tematica centrale dell’album discende anche il suo titolo, che da subito è stato Fantasma. Con un punto di partenza dickensiano, forse, per il rimando a quei tre spiriti/fantasmi – del passato, del presente e del futuro – che appaiono e convertono lo squallido taccagno Ebenezer Scrooge in una persona migliore nel celebre racconto Canto di Natale. Il fantasma è in questo album uno specchio, un aruspice, un medium che ci permette, attraverso di lui, di arrivare a noi stessi.
BAUSTELLE
L’esordio discografico con Sussidiario illustrato della giovinezza, uscito nel 2000 per l’etichetta indipendente Baracca e Burattini, incuriosisce pubblico e addetti ai lavori per la personalità messa in luce nell’amalgamare la miglior canzone d’autore italiana e francese, la new wave, l’elettronica vintage, la bossa nova, le colonne sonore degli anni ‘60 e ’70. Nel 2003, arriva nei negozi La moda del lento, che raccoglie ulteriori consensi: i Baustelle vengono inoltre premiati come gruppo indipendente dell’anno al M.E.I. di Faenza. L’accordo siglato con la Atlantic/Warner è suggellato nel 2005 dall’uscita del terzo album La malavita: undici manifesti in musica del ‘male di vivere’ dove la tensione rock sposa la grandeur di Phil Spector, Gainsbourg va a braccetto con le colonne sonore dei poliziotteschi, la più nobile canzone italiana incontra la New York dei Television, dei Blondie, dei Ramones. Nel 2008 vede la luce il quarto album Amen: quindici episodi di notevole varietà e raffinatezza, impreziositi da illustri ospiti (Alessandro Alessandroni, Sergio Carnevale, il musicista etiope Mulatu Astatke, Beatrice Antolini e altri), da un’orchestra d’archi e da una sezione fiati; nei testi, i temi personali lasciano spesso spazio a pungenti analisi di carattere sociale. Dopo le importanti presenze al concerto-evento del 1 maggio a Roma, all’Heineken Jammin Festival, al Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber e all’MTV Day, il gruppo riceve la Targa Tenco per Amen, sezione album dell’anno. Nel 2009 è nelle sale cinematografiche Giulia non esce la sera di Giuseppe Piccioni, la cui colonna sonora è interamente opera dei Baustelle. Il quinto album della band, I mistici dell’Occidente, pubblicato nel 2010, è un’altra prova all’insegna di un rock eclettico ricco di sfumature, con una vena ora contemplativa, ora più energica. Il 29 gennaio 2013 esce il nuovo album, Fantasma, che debutta nella classifica FIMI del 7 febbraio direttamente al secondo posto, posizione mai raggiunta prima di allora dalla band.