Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH
Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH
Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH
Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH
Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH
Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH
Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH
Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH
Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH
Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH

Compagnia Zappalà Danza in RIFARE BACH

 

Rifare Bach (la naturale bellezza del creato)

Musica di Johann Sebastian Bach

Danzatori Corinne Cilia, Aya Degani, Filippo Domini, Anna Forzutti, Gaia Occhipinti, Delphina Parenti, Silvia Rossi, Joel Walsham, Valeria Zampardi, Erik Zarcone

Coreografie, regia, scene, luci Roberto Zappalà

Progetto Roberto Zappalà e Nello Calabrò

Costumi Veronica Cornacchini e Roberto Zappalà

Assistente alle coreografie Fernando Roldan Ferrer
Management 
Vittorio Stasi 
Direzione tecnica 
Sammy Torrisi 
Direzione generale
 Maria Inguscio

Produzione Compagnia Zappalà Danza / Scenario Pubblico Centro Nazionale di Produzione della Danza in coproduzione con Belgrade Dance Festival (Belgrado), Fondazione Teatro Comunale di Modena e MilanOltre Festival (Milano)
Coproduzione e residenza Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape (Lione) in collaborazione con M1 Contact Contemporary Dance Festival (Singapore), Hong Kong International Choreography Festival (Hong Kong), Teatro Massimo Bellini (Catania) con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo dello Sport e dello Spettacolo

 

SPETTACOLO IN SOSTITUZIONE DI LA NONA (dal caos, il corpo), I BIGLIETTI ACQUISTATI PER QUESTO TITOLO RESTANO VALIDI PER RIFARE BACH.

Con questa creazione Roberto Zappalà cura in profondità l’estetica e il linguaggio del corpo, e lo fa dedicando un’intera serata a Johann Sebastian Bach, che con la sua musica cristallina e preziosa incarna per il coreografo l’ideale di un’arte pura e “onesta”. Al centro della creazione un universo coreografico che mette il corpo quale elemento fondante e transito ineludibile. La naturale bellezza del corpo dei danzatori e della musica di Bach ha nella creazione un corollario di suoni della natura e del mondo animale, come delle mini ouverture che introducono le note bachiane. Immagini bucoliche si susseguono, una natura quasi da alba dell’umanità dove i suoni dell’oggi, della sua violenza e tragedia sono ancora assenti. Il titolo vuole anche essere un richiamo alle tante rivisitazioni musicali che nel tempo sono state fatte delle opere del compositore tedesco. E alcune di queste sono parte della ricerca del coreografo nella composizione musicale dell’opera.

 

Con questo spettacolo, il Teatro Sociale di Como partecipa al progetto Foreste in Piedi di LifeGate.

 

Da 30 anni Roberto Zappalà corre e racconta, come nessun altro, un sud vivo e vibrante insieme alla sua Compagnia «con tenacia, lucidità, visione e continua voglia di andare avanti, di perfezionare la sua poetica, di dare una casa alle sue idee di danza, naturalmente umanista e filosofica. » (delteatro.it).

Il suo stile coreografico, dopo anni di ricerca del movimento insieme ai suoi danzatori, è divenuto un linguaggio con una sua ben definita e singolare identità che si chiama MoDem.

Realizza solo per la propria compagnia oltre 80 creazioni prevalentemente a serata intera, di cui l’ultima ‘La Giara’, commissionata dal Teatro Regio di Torino, ha debuttato con successo lo scorso giugno 2019 nel cartellone di Opera&Balletto dello stesso Teatro Regio. Le sue creazioni ‘A.semu tutti devoti tutti? (2009) e ‘La Nona’ (2015) hanno ricevuto il Premio Danza&Danza.

Diverse inoltre le collaborazioni con altre compagnie, tra queste Balletto di Toscana, la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, Norrdans (S), ArtEZ Arnhem (NL),  la Fondazione Theaterwerkplaats Generale Oost (NL), Goteborg Ballet/Opera di Goteborg (S), il Teatro am Gaertnerplatz di Monaco (D).

Nel 2011 realizza le coreografie della cerimonia di apertura dei Mondiali di Scherma. Nel 2016 cura il progetto Insieme – Parata Urbana per il Festival Torinodanza e per il Défilée della Biennale di Lione.

Ha collaborato con registi d’opera quali Federico Tiezzi, Daniele Abbado e Giorgio Barberio Corsetti e con artisti del panorama internazionale tra questi Giovanni Sollima, Paolo Fresu, Fabio Vacchi, Puccio Castrogiovanni, Vincenzo Pirrotta, Alfio Antico, Gianluigi Trovesi e altri.

Con Christian Graupner (Humatic, Berlino) ha realizzato l’installazione interattiva “MindBox”, secondo premio al Guthman Musical Instrument Competition(Atlanta/USA 2011). La Malcor D’ ha di recente pubblicato il suo libro Omnia Corporasulla metodologia del suo lavoro.

Roberto Zappalà è responsabile del recupero e ideazione di Scenario Pubblico a Catania, aperto nel 2002, residenza della Compagnia Zappalà Danza e raro esempio in Italia di centro coreografico europeo, oggi insieme alla Compagnia Zappalà Danza uno dei quattro Centri Nazionali di Produzione della Danza riconosciuti dal MIBACT.

Nel 2013 il coreografo riceve il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro e nel 2019 il Premio Danzuso.

Compagnia di punta del panorama italiano, da 30 anni portatrice del pensiero artistico di Roberto Zappalà, si distingue per la disponibilità di un repertorio ampio e articolato, frutto del lavoro sinergico del coreografo, del suo drammaturgo di riferimento Nello Calabrò e dei danzatori che negli anni hanno permesso la realizzazione di oltre 80 produzioni di diversa tipologia, ospitate in tutto il mondo da teatri e festival di rilievo internazionale.

Caratteristica delle creazioni è  anche un rigoroso lavoro sul  linguaggio che nel tempo è stato costruito, denominato  MoDem.

Diversi i premi ricevuti, tra questi il Premio Danza&Danza per gli spettacoli “A.semu tutti devoti  tutti?” (2009) e “LA NONA” (2015).

Dal 2002 la Compagnia Zappalà Danza è residente a Catania presso Scenario Pubblico, una struttura che ha consentito alla compagnia  e al  coreografo  di  ampliare  e approfondire  il  lavoro  di  ricerca  coreografica e di radicarsi  sul  territorio.

Nel 2015 insieme a Scenario Pubblico ha ottenuto dal MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali il riconoscimento di Centro Nazionale di Produzione della Danza, insieme ad altre tre strutture Italiane.

La compagnia è stata associata al festival MilanOltre per il triennio 2018-2020.

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