ASSOCIAZIONE CULTURALE PAROLARIO E TEATRO SOCIALE AsLiCo
IN COLLABORAZIONE CON LA LIBRERIA FELTRINELLI DI COMO
Nell’ambito della rassegna Aspettando Parolario
In collaborazione con Teatro Sociale Aslico, Ordine degli Architetti di Como e Libreria Feltrinelli
Gianni Biondillo “Quello che noi non siamo” (Guanda 2023) in dialogo con Alberto Longatti
L’autore racconta, in un romanzo corale, la storia di uomini e donne che presero coscienza del crollo delle false ideologie e che decisero di schierarsi nel nome della Resistenza e della libertà, spesso pagandone le conseguenze: carcerazioni, torture, campi di concentramento. Il ritratto profondo di un’epoca, che ci somiglia più di quanto vogliamo ammettere.
Ci fu una generazione di architetti che credette nel fascismo perché si illudeva fosse una rivoluzione, come quella artistica che propugnavano: il razionalismo. Combatterono una guerra ad armi impari contro l’accademismo, centralista e romano, senza rendersi conto che il regime sosteneva un’architettura retorica. Milano fu la fucina di queste tensioni artistiche: irredentisti istriani come Pagano, maestri comacini come Terragni, napoletani inquieti come Persico. E poi tutti gli altri, figli del Politecnico: Figini, Pollini, Bottoni, Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers… Nelle trattorie, nei salotti, alle vernici, incrociavano poeti, galleristi, critici, artisti, e di anno in anno l’adesione al regime si faceva sempre più labile, sempre più critica. Ci pensò la Storia a fare il resto: dalle leggi razziali alla disfatta di Russia, fino al cataclisma dell’8 settembre 1943.
Biondillo, classe 1966, è architetto, giornalista e saggista, scrive per il cinema e per la televisione. Fa parte della redazione di Nazione Indiana.
Partecipazione libera e gratuita.